La decisione era nell’aria, anzi era già stata anticipata nei mesi scorsi da una nota pubblicata sul sito dell’Union Valdôtaine. Il Leone rampante non prenderà parte con un proprio candidato alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno. La decisione è stata cristallizzata ieri sera lunedì 15 aprile dal Conseil Fédéral riunito all’area Tzanté de Bouva di Fénis.
Nel documento approvato a maggioranza (dieci astenuti e un contrario) ieri il Mouvement sottolinea “con forza la protesta della nostra regione autonoma contro una legge che ci impedisce di essere effettivamente rappresentati”.
Agli iscritti e simpatizzanti Uv viene lasciata liberà di voto “ad esclusione dei candidati dei partiti che si oppongono ai principi autonomisti e federalisti”.
6 risposte
Ma la réunion? Orgueil Valdôtain, che mi risulta aver fatto parte della commissione speciale per tracciare il percorso della réunion su espressa proposta del presidente Testolin, sosterrà Laurent Viérin. E altri unionisti lo faranno. Quindi?
La solita strategia unionista: lasciare libertà di coscienza ai propri tesserati per silurare nel silenzio dell’urna chi si candiderà. In pratica, l’esatto opposto di quello che avviene in Alto Adige, dove tutti i movimenti autonomisti convergeranno su un unico listino della Südtiroler Volkspartei. Per questo meritiamo l’annessione al Piemonte.
Non contano praticamente niente a livello nazionale i nostri rappresentanti figuriamoci a livello europeo dove le politiche le decidono gli Usa e le lobby. Aver un rappresentante valdostano nel consesso (o con-cesso?) europeo non avrebbe alcuna rilevanza neppur minima.
L’Uv ora ha paura di contarsi per questo non si presenta, magari anche perchè non ha trovato nessuno pronto ad immolarsi sapendo che sarebbe solo una comparsa senza speranze e le medaglie stanno finendo.
Ah, ma l’UV esiste ancora?!
Dando indicazione di non appoggiare candidati di partiti contrari ai principi federalisti e autonomisti, l’Union Valdôtaine ha in pratica sfiduciati i suoi alleati di governo del Partito Democratico
Non li ha sfiduciati: per l’UV i loro alleati nazionali sono solo schiavi da controllare e da dominare. Non li ha nemmeno considerati. L’UV è un partito ultraconservatore più vicino al centrodestra
L’alleanza con il centrosinistra non è perché l’UV crede di essere progressista e quindi più di sinistra: è perché non ha da condividere il potere come accadrebbe nel centro destra. Il potere di governo lo vuole tutto per sé l’UV, e quindi si allea con i partiti nazionali più deboli in Valle d’Aosta per farlo. Vuole alleati ubbidienti e sottomessi, fine. E chi dice che il Presidente Testolin è di sinistra sbaglia per due motivi: uno perché regolarmente la vera sinistra (che non è il PD) finisce sempre all’opposizione, e se è in maggioranza con loro o cambia bandiera o scappa all’opposizione dopo pochi mesi. Due perché Testolin fa parte, assieme al capogruppo UV, dei 4 colonnelli del quadriumvirato unionista che vuole ad ogni costo un patto d’acciaio tra UV e Lega, indipendentemente che la base lo voglia o meno. Tutte ste mosse le stanno facendo solo per relegarsi nel 2025 a minion del centrodestra unito, eliminando dal partito le poche correnti di sinistra rimaste (4 fatti vecchi) e gli estremisti. Si stanno solo preparando per vendersi meglio e velocemente a Meloni, Salvini e Tajani.