Misure anticrisi: Il Centrodestra chiede di eliminare il vincolo di destinazione per i Comuni

09 Luglio 2020

“Se non fosse tutto tristemente vero, ci sarebbe quasi da riderci sopra. Sentire la totalità dei consiglieri regionali di maggioranza gridare allo scandalo e all’assurdo in merito al vincolo di destinazione da loro stessi votato nemmeno cinque giorni fa in Consiglio regionale in relazione agli 11,1 milioni di euro destinati ai comuni valdostani, ci pone tutti di fronte a un interrogativo molto serio: tra questi signori c’è ancora qualcuno che crede veramente a quello che dice o è ormai tutto ridotto a un’enorme presa in giro nei confronti dei valdostani?”.

A scriverlo i coordinamenti regionali di Forza Italia e di Fratelli d’Italia e il gruppo del Front Valdôtain, a commento dell’incontro di ieri, a Palazzo regionale, tra i sindaci valdostani ed i consiglieri di piazza Deffeyes, dopo la contestata approvazione del “Terzo pacchetto di misure anticrisi”.

Se un nuovo Consiglio Valle dovrà essere convocato per ridiscutere il finanziamento ai Comuni, ma soprattutto il vincolo di destinazione di quei fondi – aggiungono i tre movimenti – “auspichiamo fin d’ora possa avvenire questa volta alla luce del sole e non essere inficiato da eventuali voti segreti, è nostra intenzione contribuire fattivamente affinché i comuni valdostani si vedano riconosciuto quanto spetta loro, senza vincoli di destinazione e andando a ripristinare l’assegnazione di 22,2 milioni di euro originariamente prevista per gli investimenti a beneficio delle comunità locali sul territorio”.

Con un “però”, tutto politico: “In Consiglio regionale, appena qualche giorno fa – aggiungono FI, FdI e FV –, non ci pare proprio di avere notato posizioni contrarie né al taglio del 50% delle risorse per investimenti ai comuni né all’introduzione del vincolo di destinazione, se è vero che l’articolo di legge in questione è stato approvato con 33 voti favorevoli a fronte di soltanto 2 contrari, uno dei quali della nostra rappresentante in Consiglio Valle, Emily Rini, che già venerdì scorso aveva manifestato tutta la sua contrarietà per un’operazione che taglia le gambe al rilancio del tessuto economico-produttivo sul territorio”.

“Apprendere che coloro che hanno votato a favore di questo enorme pasticcio, sono proprio coloro che oggi ne prendono fermamente le distanze, è davvero irrispettoso e offensivo nei confronti dell’intelligenza di tutti i valdostani, così come è irrispettoso e offensivo continuare a insistere con il ritornello del ricatto, poiché nel caso in cui non fosse stato garantito un voto libero e democratico in Consiglio regionale, ci si sarebbe dovuti immediatamente allarmare e agire di conseguenza – chiudono i tre movimenti –. Cosa che nessuno ci pare abbia fatto. Quindi il tutto sa tanto di scappatoia per lavarsi la coscienza e nulla più. Come sempre sono i fatti che contano, non le parole”.

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