Misure anticrisi, sui soldi ai Comuni è scontro frontale tra M5S e UV
Le “macerie politiche” da un lato, dopo che l’eterno Consiglio Valle ha approvato le misure anticrisi contenute nel Disegno di legge 60 – con la sassaiola di accuse incrociate tra i movimenti – e lo scontro tra la massima istituzione valdostana ed i Sindaci per le risorse dimezzate, e con tanto di vincolo di destinazione, elargiti ai Comuni.
Nella sempre più inquieta estate valdostana, che frigge anche in vista delle elezioni settembrine, MoVimento 5 Stelle e Union Valdôtaine vanno allo scontro frontale”.
Il “nodo” è proprio nei finanziamenti agli Enti locali, con i pentastellati, in mattinata, a tuonare: “Apprendiamo con sorpresa che Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine non vogliono destinare i soldi pubblici stanziati con l’assestamento di bilancio alla risoluzione dei problemi causati dall’emergenza da Covid-19. Con il vincolo di destinazione da noi proposto, i Comuni dovranno utilizzare le risorse pubbliche per ciò di cui, oggi, hanno davvero bisogno, cioè fronteggiare una gravissima emergenza che, nella nostra regione, ha causato la morte di 146 persone”.
“Come negli ultimi vent’anni di amministrazione della Valle d’Aosta – aggiungono i consiglieri regionali del M5S -, anche questa volta la gestione dell’Union Valdôtaine & Co ha ribadito che le opere pubbliche devono servire soprattutto a chi le realizza e solo dopo a chi dovrà usufruirne e pagarle, cioè ai cittadini. Il tempo per chi pensa che la ‘buona amministrazione’ consista nel distribuire soldi, sia a pioggia sia agli ‘amici’, è finito”.
Non solo: “Sono stati numerosi, nel corso di questa Legislatura – concludono gli eletti pentastellati -, i nostri tentativi di fornire ulteriori risorse e attenzioni agli enti locali ma vediamo che questa Giunta si ricorda di loro solo alla vigilia delle elezioni. È ora che i valdostani ritornino a gestire oculatamente le proprie risorse, liberandosi dei cattivi amministratori che, fino ad ora, hanno solo saputo trasformarle in sprechi, debiti e voti”.
Attacco duro che non è passato indifferenti dalle parti di Avenue des Maquisards, che infatti risponde a tono con una nota – firmata sia dal Comité Fédéral sia dal Gruppo consiliare – piccatissima.
Dapprima appoggiando – come ha già fatto il gruppo Alliance Valdôtaine formato da Alpe e Uvp – la protesta dei sindaci valdostani: “L’Union Valdôtaine ribadisce, rafforzata anche dall’assemblea del Cpel svoltasi in data odierna, la necessità di tornare in aula al fine di eliminare il vincolo di destinazione ai fondi per investimenti destinati agli enti locali imposto dal M5S. Una richiesta di responsabilità a tutte le forze politiche che non arriva solo dalla nostra voce ma soprattutto dai Sindaci (portatori degli interessi di tutti i cittadini Valdostani) e da associazioni di categoria come Confindustria Edile”.
Poi il “Mouvement” entra nel merito più squisitamente politico: “L’Union Valdôtaine – si legge ancora nel comunicato – disapprova le gravissime affermazioni del MoVimento 5 stelle in cui gli amministratori valdostani vengono definiti ‘cattivi amministratori’, affermazioni figlie di una totale mancanza di conoscenza del territorio e del ruolo di quelli che loro definiscono ‘cattivi amministratori’. L’Union valdôtaine condanna con forza, inoltre, la presunzione dimostrata ancora una volta dal MoVimento 5 stelle che mette in discussione la capacità e la serietà di spesa di coloro che vivono realmente i territori e che conoscono concretamente i bisogni di tutta la comunità valdostana. Il grande lavoro svolto da tutti i nostri Sindaci e amministratori sul territorio durante la grave emergenza sanitaria è stato fondamentale per evitare ulteriori gravi perdite anche di vite umane grazie alla vicinanza che quotidianamente hanno con i loro concittadini”.