Una nuova scuola per Porossan e un’estate di lavori per il vecchio edificio
Una scuola nuova da costruire, ed un edificio “vecchio” da rimettere in sesto durante l’estate.
Questo il piano della Giunta comunale di Aosta – se ne è parlato venerdì scorso, 4 giugno, nella prima Commissione consiliare “Sviluppo economico e culturale” –, per cercare di chiudere una situazione annosa per la frazione collinare, che vede una classe attualmente trasferita in viale della Pace, alla Einaudi.
Una scuola nuova per Porossan
“Già da qualche mese avevamo analizzato tutte le possibili soluzioni per il prossimo anno scolastico, addivenendo alla decisione, sostenuta da tutta la Giunta, di dare una nuova scuola alla frazione, ma anche di portare a compimento la sistemazione della struttura attuale con un piano di lavori da eseguire in tempi certi e rapidi – spiega l’Assessore comunale all’Istruzione Samuele Tedesco –. Al tempo stesso, per la prossima stagione didattica sarà garantito il trasporto scolastico gratuito per le famiglie di una classe seconda, futura terza, in esubero nella scuola Einaudi”.
La volontà è quella di chiudere la partita entro fine della consiliatura, che finirà nel 2025, con l’Assessore che tiene a riaffermare “la nostra volontà di investire sulle scuole di frazione per contribuire a rivitalizzare le aree collinari ribadendone la centralità nel contesto del territorio comunale”.
Il problema dei flussi
L’idea di investire per un nuovo plesso in frazione sembra però scontrarsi con una realtà tutt’altro che rosea. La scuola valdostana sta cominciando, infatti, fare i conti con il problema – annoso –, della denatalità. E già l’immagine prospettica del prossimo anno ne porta il segno.
Diverse scuole sono a rischio chiusura – quelle dell’infanzia a Perloz, a Chesallet di Sarre o ancora a Courmayeur –, mentre Aosta sceglie di investire.
Tedesco spiega: “Prima di prendere questa decisione abbiamo chiesto i flussi demografici a partire dall’annata che entrerà a scuola, quindi dal 2015. Molti genitori hanno chiesto di iscrivere molti figli all’Einaudi e una nuova struttura è coerente con questi flussi. È chiaro che opere grandi o medio-grandi non possono essere fatte. Dev’essere lanciato messaggio che con un investimento tale, quel plesso deve avere la sua vita ed il suo corso.
I lavori alla scuola attuale
Lo stop estivo delle lezioni sarà invece l’occasione per mettere mano all’attuale edificio. I problemi da risolvere non sono pochi: “Quest’estate partiranno i lavori sul plesso vecchio – prosegue l’Assessore all’Istruzione –. Da quando ci siamo insediati, ad ottobre, abbiamo fatto sei sopralluoghi, un altro è in programma oggi, e molteplici riunioni con i rappresentanti dei genitori. C’è da molto da fare: mettere i maniglioni antipanico in refettorio, dove bisogna mettere in sicurezza anche il controsoffitto, migliorare i bagni e lavorare sulla sicurezza dell’area verde”.