La Thuile costretta a dire “no” al recupero della Coppa del Mondo di sci
Sarà la Val di Fassa ad ospitare le gare della Coppa del Mondo di sci alpino femminile annullate a causa dell’emergenza Covid-19 in Cina, a Yanqing, il 27 e 28 febbraio 2021 con una discesa ed un SuperG. La decisione è stata presa dalla FISI e dalla FIS dopo che La Thuile, prima località scelta per il recupero, si è trovata impossibilitata a rispondere “presente” a causa di problemi logistici.
Come spiega Killy Martinet, presidente del comitato organizzatore, dal punto di vista tecnico la pista Berthod-3 sarebbe stata pronta a regalare nuove emozioni dopo quelle dello scorso febbraio, ma il grande problema risiede nella mancata disponibilità dell’Hotel Planibel, che ha avviato la ristrutturazione della struttura: “Il piano di distribuzione negli hotel del territorio, soprattutto in Valdigne ma anche in Valle d’Aosta in generale, delle tante persone che ruotano attorno ad un evento del genere era pronto, sulla base di quello degli anni passati. Abbiamo fatto tutte le valutazioni possibili, ma il Planibel è per noi una struttura imprescindibile: come abbiamo visto lo scorso anno, con i protocolli molto restrittivi della FIS le squadre hanno bisogno dell’esclusività della struttura, perché devono stare nello stesso albergo, godere di un servizio di ristorazione riservato ed altri accorgimenti. L’unica struttura in prossimità della pista in grado di offrici questo servizio è il Planibel, che però a fine febbraio avrebbe potuto mettere a disposizione solo una piccola parte dell’hotel e non sarebbe bastato”.
La Thuile l’anno scorso aveva fatto da “cavia” ai nuovi protocolli anti-Covid, essendo la prima (ed ultima) ad aver ospitato le gare del circo bianco ad inizio pandemia. Un ruolo non facile, con un cambio di programmi dell’ultim’ora, a cui l’organizzazione ha risposto in modo ottimale, ricevendo il plauso della Federazione Internazionale. E l’essere stata la prima ad essere interpellata – una decina di giorni fa – ne è la prova.
“Il nostro obiettivo resta quello di rimanere nel circuito per avere continuità e poter fare investimenti”, continua Martinet. “Da parte della FISI c’è sempre grande attenzione nei nostri confronti e dall’anno prossimo speriamo di tornarci. Di certo c’è grande rammarico, abbiamo dovuto dire di no a malincuore, ma la disponibilità e la voglia noi la mettiamo sempre. Però quello della Coppa del Mondo è un meccanismo delicato che deve essere sostenibile, se un pezzo dell’ingranaggio non funziona alla perfezione si rischia di fare dei danni e non è il periodo giusto per sbagliare”.