Prelievi dal conto di un’azienda, Chiavazza indagato per appropriazione indebita
Il nome di Fabio Chiavazza, l’ex capo ufficio tecnico del comune di Valtournenche al centro del processo in corso al Tribunale di Aosta per episodi corruttivi ai piedi del Cervino, torna alla ribalta delle cronache. Il 50enne nato a Cuneo, ma residente in media Valle, è indagato dalla Procura di Aosta per appropriazione indebita. Secondo gli inquirenti, si è impossessato illegittimamente di circa 18mila euro, proprietà di una azienda, attiva nel campo dell’edilizia e delle ristrutturazioni, di cui è socio.
E’ stato l’amministratore unico della ditta, che ha una sede a Montjovet, a depositare querela lo scorso febbraio, notati i prelievi di denaro dal conto della società. Gli accertamenti svolti dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Châtillon/Saint-Vincent li hanno ricondotti a Chiavazza, che per effettuarli avrebbe utilizzato il bancomat e le credenziali dell’home banking aziendali. Stando alle investigazioni, sono avvenuti nel periodo tra novembre 2020 e gennaio di quest’anno.
I militari hanno così denunciato l’uomo a piede libero. Il fascicolo è ora in Procura, per le determinazioni relative allo sviluppo del procedimento. Chiavazza, nel processo nato dall’inchiesta “Do Ut Des”, condotta sempre dei Carabinieri della media valle, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato (prossima udienza il 10 maggio). E’ imputato, tra l’altro, per aver “addomesticato” gare ed incarichi nell’ambito dell’amministrazione comunale, a beneficio in particolare dei tre soci di un’impresa edile, che lo avrebbero ricompensato con oltre 50mila euro.