Aosta, Nuti respinge le accuse sui ritardi del Bilancio: “Siamo perfettamente nei tempi”
Il Vicepresidente del Consiglio comunale in quota Forza Italia Renato Favre “getta il sasso”, chiude il cerchio con la questione “primi cento giorni di governo” cittadino discussa ieri e si allinea agli alleati di Fratelli d’Italia sul bilancio che non c’è.
Il consigliere di opposizione, infatti, mette nel mirino il Sindaco e spiega, in aula: “Avevo già detto che a mio parere nel programma di maggioranza mancasse un po’ di concretezza, e la conferma ce l’abbiamo oggi. Nei primi 100 giorni del Sindaco, sulle risorse umane risulta un solo atto che non decide nulla, solo di trasferire al 30 giugno la revisione dell’assetto amministrativo. Il motivo è il ‘leit motiv’ della Giunta Nuti: il Covid. Certo è una immane disgrazia, ma gestito nel modo dovuto può essere anche motivo di rilancio, soprattutto per il personale. Altrimenti mettiamo un cartello con su scritto ‘chiuso per Covid’ sul palazzo comunale e restituiamo le nostre indennità”.
Sul previsionale, ancora assente, Favre aggiunge: “Martelliamo da tempo su fatto che non c’è un Bilancio, guardate se nei vostri cassetti c’è qualche traccia del Dup. Anche perché senza Bilancio si lavora in dodicesimi, e poi in ordinaria amministrazione. Il Sindaco vuol prendere in mano questa questione o farà passare altri 180 giorni?”.
“Tirato per la giacchetta” il Sindaco Gianni Nuti cerca di fare chiarezza: “Il consigliere Favre saprà che la scadenza per presentare il Bilancio previsionale non era 31 dicembre ma al 31 gennaio, ed è stata prorogata al 31 marzo. Quindi siamo perfettamente nei tempi prescritti dalla legge. È ovvio però che senza Bilancio regionale non sarebbe possibile approvare il nostro. Presto il Dup approderà in Commissione e l’opposizione potrà fare le proprie controdeduzioni”.
La riorganizzazione del Comune
Più complesso il tema della riorganizzazione della macchina amministrativa: “Effettivamente avevo dichiarato che, assieme alla conoscenza del personale comunale, sarebbe stata una delle prime cose da affrontare – spiega ancora il Sindaco –. In questo momento Aosta avrebbe dovuto teoricamente associarsi ad altri comuni, questione impraticabile per un Ente come il nostro. Solo con la Legge regionale 15 del 21 dicembre 2020 la questione è stata risolta, prevedendo che dal 1° gennaio non ci sarebbe stato l’assoggettamento alla convenzione. La Legge ha prorogato tutti gli incarichi di Segretario generale e Responsabile dei servizi”.
Qualcosa, però, si muove: “La riorganizzazione – prosegue. Nuti – è vincolata agli obblighi che dobbiamo onorare per quella di tutte le Unités e i Comuni. È auspicabile che dal 1° marzo o al massimo al 1° aprile ci sarà la possibilità di partire con la riorganizzazione una volta che gli Enti locali avranno definito le loro convenzioni. Saremo in grado, dal momento in cui ci sarà formalmente consentito sospendendo la proroga, di partire”.
Le assunzioni
Agli sgoccioli, stando a Nuti, anche una parte del Piano assunzioni: “Il reclutamento del personale sta andando avanti a rilento e, mi spiace dirlo, a causa Covid. Siamo però in dirittura d’arrivo: il 26 gennaio ci sarà la pubblicazione per l’assunzione di due figure edili e sta per partire il concorso per quattro assunzioni in Polizia Locale, un profilo ‘D’ sempre in Polizia locale e un archivista”.
Qualche scintilla
In un Consiglio un po’ soporifero – e per la gran parte del tempo svoltosi in modalità segreta, a streaming spento – il finale dell’interrogazione regala un po’ di brio.
Il Vicepresidente Favre ringrazia rilancia: “Ogni tanto il Sindaco mi fa tenerezza – dice –. Metto la mano sul fuoco sulla sua buona fede, viene qui e legge una serie di impedimenti che gli Uffici hanno preparato, a dimostrazione della totale assenza nel fare politica del suo predecessore. Non ho fatto altro che prendere il suo progetto di governo sui primi 100 giorni, che parlano di riorganizzazione della dirigenza. L’ha scritto Lei”.
Dal “torpore” tardo pomeridiano si risveglia lo stesso Nuti: “Preciso che se si fosse seduto su questo scranno un uomo meno capace di me di indurre tenerezza non avrebbe potuto fare comuqnue nulla, non si era nelle condizioni giuridiche per fare qualcosa sulla riorganizzazione”.