Aosta, l’opposizione critica sul programma di Nuti: “Manca concretezza”

Il coro dell'opposizione punta il dito contro gli indirizzi di governo presentati stamattina. A mancare a loro avviso è la concretezza, ma anche una vera volontà di condividere.
Il Consiglio comunale di Aosta - foto Twitter Città di Aosta
Politica

Manca la concretezza. Questo il principale biasimo che l’opposizione in Consiglio comunale di Aosta rivolge al Sindaco Gianni Nuti, dopo la presentazione mattutina degli Indirizzi generali del suo governo.

Concretezza che manca, così come l’appello lanciato alla collaborazione che, dai banchi della minoranza, non è un vero amo lanciato quanto un fuoco di paglia. In fondo, anche questa è una “mancata concretezza”.

Tema centrale per Sergio Togni, capogruppo della Lega: “L’idea – spiega in aula – era quella di mantenere un senso di concretezza. Sulla sicurezza va bene il discorso delle telecamere, ma è importante il coordinamento con le Forze dell’ordine, oggi non di massima efficacia, come il controllo del territorio. Serve aggiungere il controllo notturno e prevedere nuove assunzioni nella Polizia locale. Serve un progetto urbanistico chiaro per la città di Aosta, azioni coerenti con il piano generale. Il consumo di suolo zero è impensabile, basti pensare alla recente scuola prefabbricata che ha consumato diversi prati. È uno slogan, va pensata una consapevole riduzione e riuso del suolo”.

Altre le mancanze, secondo Togni: “Sul commercio bisogna capire come trattare le ‘Zone blu’, è importantissima la prima mezzora gratuita per rilanciare il commercio di prossimità. Sulle frazioni collinari il Sindaco ha parlato di ‘buon vicinato’ ma servono interventi concreti su parcheggi, manutenzione di zone che versano in stato disastroso e pulizia neve”.

Più tagliente Renato Favre – Forza Italia -, “cavallo di ritorno” in piazza Chanoux: “Il programma è un bellissimo esercizio di stile, che ha cambiato l’ordine degli addendi della maggioranza dopo averli ‘ridipinti di verde’. Ma temo che risultato non cambierà rispetto alla scorsa amministrazione che è stata un disastro. La vostra proposta è infarcita di piani”, che favoriscono incarichi a cascata, si perdono nel tempo e non risolvono niente. Oggi era l’occasione per concretizzare il confronto costruttivo, invece avete cementificato le differenze tra maggioranza e opposizione, tranne per la richiesta di collaborazione fatta dal Sindaco sulle problematiche Covid. Scendete dal piedistallo, fatevi ‘risuolare le scarpe’ e girate la città in lungo e in largo. Vi accorgerete che non è quella che avete raccontato”.

Paolo Laurencet – in quota Fratelli d’Italia – aggiunge: “Ben venga collaborazione sul Covid, siamo gli unici ad aver parlato di ‘seconda ondata’ in campagna elettorale. C’è stata mancanza di previsione, bisogna riappropriarsi della capacità di amministrare e di gestire. Io mi auguro davvero che ci siano questa capacità in Giunta, deve esserci l’obbligo di assumersi la gestione perché guardando i vostri indirizzi di governo c’è grande distanza con la realtà di questa città, e non si parla quasi mai di sicurezza“.

Dalla gestione dell’emergenza parte Giovanni Girardini (Rinascimento Valle d’Aosta), che fino all’ultimo ha accarezzato la possibilità di arrivare alla fusciacca: “C’è piena collaborazione per il contrasto al Covid, ma le tempistiche si stanno trascinando. Conte ha convocato i capigruppo di minoranza, noi non abbiamo ricevuto neanche un messaggio per poterci sedere intorno ad un tavolo e contribuire alla ricerca di soluzioni. Tante strutture lamentano che non ci sia ancora stato un contatto dalla nuova Giunta per le scuole, con dirigenti che non sono stati ancora contattati. Secondo noi è grave. Questi indirizzi mancano di concretezza, non sono infatti indicate scelte, attività né tempistiche”.

Girardini poi vira verso le attività produttive: “Se volete che Aosta sia ‘Family friendly’ basta che non sia una presa in giro come laCittà europea dello sport’, fatta solo sulla carta. Mi auguro che l’Assessore al Commercio Alina Sapinet sappia guidare, magari anche con l’appoggio e l’aiuto dell’opposizione, la città per ritrovare il suo tessuto economico perché è da troppo tempo abbandonata a se stessa. Nel discorso del Sindaco, poi non si è parlato degli affitti, dei dehors e soprattutto non si è parlato del Bilancio. Tra poco ci sarà il previsionale e sarà un ‘momento clou’ ma vorremmo saperne già qualcosa”.

Consiglio comunale di Aosta
Consiglio comunale di Aosta

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  1. Le lamentele dell’opposizione che non viene coinvolta è un must di tutti quelli che perdono. I cittadini hanno dato fiducia, a maggioranza, ad alcuni e questi hanno l’onere di prendere le decisioni sulla base del programma proposto. All’opposizione compete rimarcare gli eventuali errori, non quello di governare “insieme”. Ricordo che la Destra è quella che per anni ha accusato DC e PCI di consociativismo. Basta fuffa. Facciano le loro (contro)proposte e si preparino per l’alternanza.

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