Europee, Pays d’Aoste Souverain lancia l’amo. Lunedì l’incontro con gli autonomisti
Fino a qualche giorno fa, il cammino di un possibile candidato valdostano per le Elezioni europee sembrava un vicolo cieco. Chiuso in realtà prima ancora di iniziare. Anche perché l’appuntamento elettorale in questione alla nostra regione ha portato sempre poco. L’unico precedente, oltre vent’anni fa – tra il 2000 ed il 2003 – è stato infatti l’attuale assessore, peraltro agli Affari europei, Luciano Caveri.
Poi il risveglio: Pays d’Aoste Souverain candida Laurent Viérin, Rassemblement Valdôtain trova l’intesa con Sud chiama Nord, ed il Partito democratico deciderà lunedì 25 marzo, in serata, se giocarsi la carta Fulvio Centoz per le elezioni di giugno.
Ma lunedì si potrebbe decidere molto di più.
L’annuncio arriva dai canali di Pas, e dal responsabile politico Christian Sarteur che fa sapere di un incontro tra Pays d’Aoste Souverain ed i movimenti autonomisti impegnati nell’operazione Réunion. Quindi Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine e Vallée d’Aoste Unie – Mouv’.
Incontro che ci sarà. Prima tra le commissioni politiche réunioniste, con il Pd, Esprì e, appunto Pas.
“In tanti ci chiedono con chi faremo l’apparentamento, ma per noi il punto cruciale sono contenuti e il programma politico – dice Sarteur in un video fresco di giornata –. Coerentemente con quanto dichiarato nel congresso del 18 maggio, una coalizione tra noi e i movimenti autonomisti sarebbe auspicabile”.
Però, prosegue, “vista la dichiarazione del 26 febbraio dell’Union Valdôtaine di non voler esprimere alcun candidato ci è sembrato, come atto politico, dovuto e necessario esprimere un candidato per le prossime elezioni. un candidato trasversale e rappresentativo per tutti, monsieur Laurent Viérin”.
Laurent Viérin si candida ufficialmente con Pas e lancia “un progetto aperto” per le Europee
Candidato su cui tentare di concordare? Pas crede di sì: “Finalmente, la prossima settimana ci troveremo con l’Union Valdôtaine e gli altri movimenti autonomisti, sicuri che con un certo senso di responsabilità troveremo una convergenza nell’interesse di tutte le minoranze e soprattutto di tutti i popoli”.
E se convergenza non fosse? Pays d’Aoste Souverain tira diritto: “Altrimenti – sempre Sarteur –, ci vedremo costretti a proseguire per la nostra strada per la difesa di tutti i popoli valdostano, piemontese, lombardo e ligure”.
I movimenti réunionisti ascolteranno. Da un lato Pas, che ha già messo il candidato sul tavolo, ma anche il Pd, che deciderà invece nella sua direzione regionale dopo questo incontro. Al netto dell’alleanza piazza Deffeyes, però, le due candidature potrebbero anche non escludersi.
Per Pas, l’accordo con l’Union – che ha un parlamentare, Franco Manes – eviterebbe la sontuosa scocciatura delle 30mila firme da raccogliere. Il Pd, che di parlamentari ne ha invece parecchi, potrebbe candidare Centoz senza farsi troppi calcoli in tasca.
I problemi sarebbero altri: con chi apparentarsi nel caso degli autonomisti e disperdere in due candidati le 50mila preferenze che servirebbero per poter sperare di andare all’Europarlamento.