La Réunion all’atto finale. A metà giugno il Congresso per ricomporre l’area autonomista

“La concretizzazione della ricomposizione dell'area autonomista è ormai a portata di mano”, scrivono in una nota Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine e Vallée d’Aoste Unie-Mouv’.
La sede dell'Union Valdotaine - UV
Politica

“La concretizzazione della ricomposizione dell’area autonomista è ormai a portata di mano”. Accantonata la corsa alle Europee – e dopo la proposta avanzata a marzo dalla Commissione speciale – sembra arrivare al dunque il progetto di Réunion degli autonomisti.

“Noi che crediamo in una politica valdostana che possa contare sulle proprie forze e sulla propria capacità di autogoverno e autodeterminazione, ci siamo impegnati molto per avere ancora una volta una forza autonomista unita e unitaria, un movimento ancorato al federalismo che possa raccogliere insieme e rappresentare le diverse sensibilità presenti nella nostra regione”, si legge in una nota firmata Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine e Vallée d’Aoste Unie-Mouv’.

“Le discussioni e i dibattiti tra le forze del mondo autonomista sono stati numerosi negli ultimi anni. Gli incontri si sono intensificati soprattutto a partire dalla significativa data del 18 maggio 2023, nel corso di un’importante Assemblea che ha tracciato un percorso con l’obiettivo di riaccendere la coscienza politica dei valdostani”, spiegano ancora i movimenti.

“Nei mesi successivi – prosegue la ricostruzione -, la convinzione che la ricomposizione potesse avvenire solo all’interno dell’Unione Valdôtaine, l’unico Movimento ad aver resistito a quasi 80 anni di storia della nostra Regione, si formò quasi naturalmente e, lo scorso autunno, Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine e Vallée d ‘Aoste Unie-Mou’ hanno condiviso la necessità di creare una Commissione speciale incaricata di proporre norme transitorie per la corretta esecuzione dell’azione di integrazione”.

Commissione che ha iniziato il suo lavoro di analisi e ascolto nel novembre 2023 per arrivare, lo scorso marzo, alla stesura di un rapporto che dettaglia il percorso “con l’obiettivo di rendere il processo il più naturale possibile per i nuovi membri provenienti da altre realtà politiche autonome” oltre all’Uv, redigendo “un documento con le regole da rispettare per arrivare al traguardo del processo di ricomposizione”.

Ed ora? “Siamo quindi arrivati ​​all’ultima fase – chiude la nota -: gli impegni in calendario si moltiplicano e l’Union Valdôtaine organizzerà, nelle prossime settimane, numerosi incontri sul territorio con i suoi iscritti per spiegare loro, nel dettaglio, lo svolgimento della fase finale di questo ambizioso progetto”.

A partire dal 17 maggio quando è previsto il Congresso dell’Uv che sarà seguito, la settimana successiva, dall’Assemblea di Alliance per approvare le dieci norme transitorie. A metà giugno, infine, si terrà il Congresso straordinario per la “Recomposition de l’aire autonomiste”.

La Commissione speciale ha consegnato la sua proposta ai movimenti

14 marzo 2024

La sede dell'Union valdôtaine
La sede dell’Union valdôtaine

Réunion, qualcosa si muove. A metà novembre, la nomina della commissione speciale. Oggi, i dieci commissari – Diego Bovard, Osvaldo Chabod, Daniele De Giorgis, Diego Empereur, Alessandro Giovenzi, Sylvie Hugonin, Patrizia Morelli, Alesandro Nogara, Flavio Peinetti e Eloïse Villaz – hanno consegnato alla presidente dell’Union Valdôtaine Cristina Machet e al coordinatore di Alliance Valdôtaine Albert Chatrian il frutto del loro lavoro fatto in questi mesi.

Un dossier che contiene tutti i documenti – elaborati sulla base del mandato ricevuto – approvati dalla Commissione speciale durante la riunione di ieri, 13 marzo, che comprendono un testo introduttivo sui principi condivisi e sul ruolo della Commissione; la Charte de participation che, previa sottoscrizione, darà titolo ai non aderenti all’Uv di partecipare al Congrès extraordinaire de recomposition de l’aire autonomiste; le disposizioni transitorie che avranno validità limitata a questo congresso e la calendarizzazione del percorso finale di ricomposizione.

Tutto materiale sul quale vige il riserbo, come spiegano in una nota gli stessi commissari, anche lievemente piccati: “Consapevole della delicatezza del momento e dell’incarico ricevuto – si legge –, la Commissione, che si è riunita sedici volte, durante la fase dei lavori, ha preferito non rilasciare comunicazioni che potessero in qualche modo fuorviare il percorso o ostacolare il raggiungimento dell’obiettivo, nonostante le indiscrezioni e le provocazioni esterne”.

“Rinnovando il proprio impegno a contribuire proficuamente al processo, oggi la Commissione consegna la propria proposta ai movimenti che potranno così esprimere le loro valutazioni nell’interesse della conclusione positiva del cammino – chiude la nota –. Da parte sua, la Commissione desidera riaffermare il proprio convincimento circa la necessità di ricomporre l’area autonomista sotto il simbolo dell’Union Valdôtaine, movimento storico nato dalla Jeune Vallée d’Aoste e dalla Resistenza al fascismo, in tempi brevi e in un’ottica aperta e pluralista”.

Questione ribadita anche dalla Jeunesse Valdôtaine, il movimento giovanile dell’Uv, che “sostiene l’importanza di riunire tutte le forze autonomiste partecipanti alla Réunion sotto il simbolo dell’Union Valdôtaine quale unica soluzione alla frammentazione partitica che ha indebolitol’azione politica e amministrativa regionale negli ultimi decenni”. Un progetto che deve comunque “coinvolgere la base unionista e autonomista, che deve essere ascoltata e deve essere protagonista del percorso per creare un dibattito politico costruttivo e franco”. Con un apertura. O meglio, l’auspicio che “al termine di questa fase di Réunion in essere, possa comunque prendere avvio anche un proficuo confronto con tutte le forze autonomiste che sinora non hanno partecipato attivamente al progetto, per un percorso sempre più coordinato e condiviso degli autonomisti valdostani”.

Réunion autonomista, la volontà è di chiudere entro aprile 2024

22 novembre 2023

La sede dellUnion valdôtaine
La sede dellUnion valdôtaine

La volontà è quella di chiudere la partita entro fine aprile 2024. Ovvero, concludere i lavori di riunificazione del mondo autonomista convocando un congresso straordinario prima che prenda il via la campagna elettorale per le Europee.

Questa la decisione emersa dalla Commissione speciale per la réunification, che si è riunita per la prima volta ieri – martedì 21 novembre –, nella sede dell’Union Valdôtaine ad Aosta, in viale Partigiani. All’inizio della sessione, la Commissione ha anche nominato la portavoce coordinatrice e la segretaria, rispettivamente Sylvie Hugonin ed Eloïse Villaz.

Secondo le indicazioni dei movimenti, la Commissione avrà il compito di stabilire le regole per la partecipazione al Congresso dei gruppi politici e delle persone che desidereranno aderire al progetto, ma anche – spiega una nota – “di tracciare le linee future per l’organizzazione del movimento unitario” che “avrà un ruolo importante anche nel corso delle elezioni del Parlamento europeo”.

Come detto, la Commissione, che si riunirà ogni martedì, “ha convenuto sulla necessità di concludere i lavori entro la fine di aprile per poter convocare il Congresso straordinario prima della campagna elettorale europea”.

Nominata la commissione speciale della Réunion

15 novembre 2023

Diego Bovard, Osvaldo Chabod, Daniele De Giorgis, Diego Empereur e Sylvie Hugonin per l’Uv, Alessandro Giovenzi, Patrizia Morelli, Sandro Nogara, Flavio Peinetti e Eloïse Villaz per Alliance Valdôtaine et du MOUV’-Vda Unie.
Sono i commissari speciali del processo di riunificazione del mondo autonomista. Da qui alla primavera del 2024, quando è in programma il congresso della réunion dovranno “promuovere la buona esecuzione dell’azione di integrazione degli aderenti all’Union Valdôtaine, in particolare dei nuovi iscritti provenienti da altre realtà politiche autonomiste”, ma anche di gestire la campagna elettorale per le elezioni europee del 2024, appuntamento nel quale le forze autonomiste si presenteranno nuovamente unite.

La commissione dovrà elaborare, inoltre il regolamento per favorire l’integrazione tenendo conto che l’Uv “ha già nominato una commissione per le modifiche statutarie” e si occuperà dell’organizzazione del congresso della primavera 2024.

“Questa commissione avrà largo potere e lavorerà in autonomia” spiega una nota. Il Presidente sarà eletto a maggioranza nei prossimi giorni e dovrà occuparsi di redigere il calendario dei lavori della commissione.

4 risposte

  1. La réunion è voluta, promossa e attuata dagli stessi personaggi che si sono sputati in faccia fino a questa mattina. E che lo fanno ancora adesso, ma di nascosto. Fenomenale!

  2. Eppure ogni giorno incontro più di un unionista che schifa la réunion, definendola “operazione di palazzo utile soltanto a Caveri, Bertschy e pochi altri”. Che effettivamente, se non rientrassero nell’Union, non avrebbero probabilmente nemmeno più una lista di cui fare parte. Peccato che tutto questo dissenso esca soltanto nei corridoi del Conséil Fédéral.

    1. Normale che lo fanno fuori: da dentro parlano a un muro e ai vertoci frega niente fi quello che pensa la base!!! Tanto in questo momento ci sono i 4 collonnelli che vogliono far virare a destra il partito. Vedendo lo schifo che stan facendo con la Reunion succederà proprio questo. Stanno facendo scappare gli unionisti dall’UV per questo motivo. Da grande partito regionale a macchietta politica schiava del centrodestra

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