Il Consiglio comunale chiede alla Regione il rifinanziamento decennale della Legge “Aosta Capitale”
Un piccolo forcing, o meglio un tavolo di trattativa con la Regione, per risolvere un problema che da anni angustia l’Amministrazione di Aosta: affrancarsi dal ruolo – e dall’immagine – “ancillare” di una città totalmente asservita a piazza Deffeyes.
Alla base, un ordine del giorno portato nel Consiglio comunale del Capoluogo dall’opposizione unita che chiede “con urgenza all’Amministrazione regionale il rifinanziamento decennale della legge ‘Aosta Capitale dell’Autonomia”.
Rifinanziamento che ha un motivo ben preciso, come spiega il consigliere Bruno Giordano (Lega): “La Città di Aosta ha saputo, dati alla mano, assicurare servizi di primissimo livello alla popolazione di tutta la regione e, al contempo, abbattere le spese inutili o eccessive, contenere gli sprechi, ridurre l’inefficienza”.
Spese non di poco conto: “Già la legge regionale 3/1992 aveva sottolineato il profilo caratterizzante e trainante dall’evidenziare esplicitamente contesti che grazie al continuo sforzo della città sono quotidianamente al servizio di tutti i cittadini valdostani – prosegue Giordano –: la gestione del palazzo di giustizia e degli uffici giudiziari del Giudice di pace, la gestione delle strade di grande scorrimento, l’illuminazione pubblica, la manutenzione ordinaria, lo sgombero neve, la gestione degli impianti sportivi di interesse regionale, la gestione della Cittadella dei giovani, del verde pubblico, delle rotonde e dei parchi urbani”.
Non ultimi, due casi più prossimi e non di second’ordine: “In tempi più recenti è stata costruita una scuola provvisoria che sarà definitiva, in viale Chabod – aggiunge l’ex Sindaco –, e guarda caso, in fase di emergenza, l’Amministrazione regionale ha scelto una struttura della città di Aosta per la campagna vaccinale di massa di tutta la Plaine”.
Un accumulo di oneri che ammonta a, complessivamente, circa 3 milioni 435mila euro sulle casse cittadine.
La maggioranza in Consiglio raccoglie, con qualche emendamento più di forma che di sostanza. Il Sindaco Gianni Nuti spiega: “È una posizione di sostanziale condivisione del contenuto, anche riguardo il computo quantitativo. Credo che la cifra che pesa sul Comune rispetto ai bisogni della Regione siano congrui, e che anche il principio per cui si chieda un trasferimento di 3 milioni sia condivisibile. La sofferenza, e l’avete constatata tutti, è sulla parte corrente del Bilancio. Dobbiamo quindi giustificare bene la tipologia dei servizi che offriamo alla Regione per spiegare la nostra richiesta”.
Ora, si aprirà la partita con la Regione. L’obiettivo dell’odg – approvato all’unanimità –: ottenere per la città il “rifinanziamento decennale” della Legge “per un valore complessivo di 30 milioni” orientati prevalentemente “su parte corrente e senza vincolo di destinazione”.