Marché Vert Noël, alla scoperta dei Mercatini di Natale ad Aosta
Il Marché Vert Noël – giunto alla 14ª edizione – è ufficialmente aperto e visitabile da residenti e turisti, tutti i giorni dalle 10.30-20 (il 25 dicembre e il 1° gennaio alle ore 15), fino a domenica 8 gennaio 2023.
La grande novità del mercatino natalizio di Aosta del 2022, organizzato dal Comune, dall’Amministrazione regionale assieme alla Chambre valdôtaine e una serie di partner privati, è la location “diffusa”. Dopo anni al cospetto del Teatro romano – complici i lavori sul monumento -, infatti, il “villaggio alpino” si diffonde nelle piazze Caveri, Giovanni XXIII e Roncas (come potete vedere nel video qui sopra a cura di Roberto Roux).
Le altre novità dei Mercatini di Natale di Aosta 2022/2023
Oltre alla tripla sede, sono diverse le novità che l’edizione 2022/23 del mercatino porta con sé, soprattutto puntando sul lato della sostenibilità energetica. Ma, soprattutto, con una sfida lanciata: “Da una parte è un ritorno, quello in piazza Caveri – dice l’assessora allo Sviluppo economico del Comune Alina Sapinet -, portando ed estendendo il Marché nelle altre piazze cercando soprattutto di dare una risposta generale a tutta la città, portando l’attenzione anche alle attività produttive del circondario. Spero, con questa edizione, che riusciremo a dare queste risposte, e chiedendo anche un po’ di pazienza a chi risiede in centro. Perché un flusso giornaliero importante chiederà sicuramente un po’ di attenzione da parte di tutti”.
“Perché ha senso fare un mercatino di Natale?”, si chiede e chiede il sindaco di Aosta Gianni Nuti. “Perché l’esperienza della reciprocità e del contatto ha un suo valore di conforto, vicinanza e presenza. Per questo il Marché Vert Noël riveste un valore culturale oltre che commerciale e turistico. L’obiettivo è quello di ricostruire un’area di sogno, di vicinanza al cuore della città ma allo stesso tempo di rilettura dei luoghi con nuovo allestimento, una nuova scenografia e un nuovo gioco di luci. Una sfida che deve mantenere l’affezione che i cittadini hanno dimostrato negli anni e ma fare vedere con una nuova attenzione ad altre parti di città”.
Un Natale attento allo spreco energetico
Tra i partner c’è, da tempo, la Chambre valdôtaine, che quest’anno propone un doppio progetto per le festività: i 23 alberelli dislocati per il centro – realizzati da alcuni artigiani e decorati dai ragazzi del Liceo artistico – creati riutilizzando il “vecchio” albero di Natale hi-tech scalabile, installato nel 2018.
Non solo: “L’inaugurazione del Marché Vert Noël è l’inizio della stagione invernale, la più importante dell’anno, sia per l’accoglienza sia per la produzione artigianale – ha spiegato il presidente della Chambre Roberto Sapia -. Per noi è un appuntamento importantissimo. Per il imprese il 2022 è stato un anno buono, ma da settembre abbiamo vissuto un notevole aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. L’idea è stata quella di cominciare a pensare alla sostenibilità. Oltre ai 23 alberelli realizzati con il riuso dell’albero di Natale tecnologico, abbiamo pensato ad un arredo urbano più elegante e d’impatto con 115 vasi con i rami luminosi a led, che accompagneranno i visitatori ai mercatini”.
Discorso che fa il paio con l’investimento del Comune per le luminarie che, come emerso qualche settimana fa, verranno spente a mezzanotte e mezza nei giorni feriali e alle una di notte in quelli festivi.
Nuti aggiunge un dettaglio, ovvero quello dell’accensione mattutina: “Non le accenderemo al mattino che è un momento di grande consumo. In genere si accendevano tra le 6 e le 8, quest’anno non lo faremo. Però non ridurremo l’illuminazione pubblica, le luminarie saranno molte di più rispetto al passato e in più zone della città, e saranno a led, a basso consumo e calde. La politica è: si spengono prima e non si accendono al mattino”.
Ingressi a prezzi calmierati per i siti archeologici e culturali
Dal côté regionale, la sfida si sposta ancora: “Questa manifestazione ha, per la città e l’intera regione, una enorme importanza – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz -. Anche perché mercatini di Natale di Aosta ormai sono un must, sono davvero considerati a livello Europeo ma non solo tra i più belli e suggestivi. Sono anche fulcro e luogo di smistamento, prima delle vacanze natalizie, per un turismo che, con la scusa di vedere i mercatini, si estende alle località limitrofe. Vogliamo che il Marché possa essere classificato al primo posto tra quelli più belli del mondo”.
La volontà è quella di far girare i turisti ben oltre le tre piazze del Marché: “L’occasione è anche quella di far frequentare siti archeologici – aggiunge l’assessore -, per i quali abbiamo immaginato un biglietto al prezzo di 5 euro per visita, e per i siti culturali ed i castelli oltre la città. Creando così un ‘pacchetto di vacanza’ attorno all’evento centrale. A novembre, inoltre, verrà riaperto il Museo naturalistico al castello di Saint-Pierre. Anche questa è un’occasione, attorno ad Aosta, per progettare una vacanza su più giorni per i turisti”.
Gli accompagnatori di media montagna
Tornando dentro il Marché, Guichardaz spiega come, quest’anno, “oltre ai maestri di sci e alle guide alpine sarà presente anche l’associazione delle guide escursionistiche, resesi disponibili a raccontare la nostra regione ai visitatori. È importante che siano tutti e tre assieme perché sta prendendo il via, e siamo alle fasi finali, la norma sugli accompagnatori di media montagna, che costruirà una nuova figura intermedia con l’obiettivo specifico di farla diventare testimonial del turismo anche più a bassa quota”.
Tra i classici, rimane lo chalet dell’Associazione nazionale alpini – quest’anno in piazza Roncas – “con la raccolta di fondi che quest’anno andranno in beneficenza a La Casa di sabbia onlus che si occupa di bambini con gravi disabilità”, aggiunge Sapinet.
La chiusa tocca al presidente della Regione Erik Lavévaz: “Il Marché Vert Noël è un evento diventato importante non solo per i prodotti tipici e artigianali ma per tutta la nostra cultura e per le professioni della montagna – ha detto -. È anche un momento di serenità che permette di anticipare il clima di meraviglia che si respira per le vie cittadine, ma anche una valorizzazione a livello emotivo, che crea ricordi e mette in luce le nostre peculiarità e le eccellenze in un ambiente positivo”.