Gran Trail Courmayeur, si corre solo con certificazione o Green Pass
La task force di VDA Trailers ha approntato un protocollo per svolgere le sue gare in tutta sicurezza. Per il Gran Trail Courmayeur è previsto, secondo il protocollo sanitario redatto dal Dipartimento dello Sport per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’obbligo per tutti i concorrenti, gli accompagnatori e il personale addetto alla gara di presentare una certificazione o Green Pass che testimoni uno dei seguenti casi: tampone negativo effettuato non prima delle 48 ore precedenti la gara; programma di vaccinazione completo o prima dose inoculata almeno 15 giorni antecedenti la gara; immunità, avvenuta guarigione da non più di sei mesi.
“Abbiamo allestito una vera e propria task force composta da esperti del campo sanitario e logistico che ha lavorato – e continua a farlo – a pieno ritmo al fine di redigere un protocollo che adatti e potenzi le normative già vigenti alle peculiarità delle gare, del territorio e dell’attuale situazione pandemica”, spiega Alessandra Nicoletti, presidente di VDA Trailers. “Le norme riguarderanno anche i volontari e tutti coloro che saranno a contatto con i concorrenti in modo da creare una bolla sicura e rassicurante”.
Le iscrizioni alle tre gare (GTC100, 55 e 30), che si correranno il 9 e 10 luglio, si chiuderanno mercoledì 30 giugno o al raggiungimento del numero massimo di partecipanti, sul sito www.100x100trail.com. Al momento sono più di 1000 i concorrenti iscritti e 28 le nazioni partecipanti, con la GTC30 quasi esaurita.
Le gare del Gran Trail Courmayeur
Prosegue la macchina organizzativa di VDA Trailers per dare vita all’edizione 2021 del Gran Trail Courmayeur. Le iscrizioni alla gara, in calendario dal 9 all’11 luglio, si erano aperte sabato 9 gennaio. Al momento la situazione iscritti è la seguente: 331 per la GTC100, 286per la GTC55 e 448 per la GTC30.
Le gare previste sono tre, con le ormai classiche GTC30 (30 km, 2.000 m D+, costo dell’iscrizione 45 euro) e GTC55 (55 km, 3.800 m D+, costo dell’iscrizione 65 euro) e la “nuova” GTC100 – già ideata per l’edizione 2020, poi annullata – , 100 km (al posto dei 105 delle edizioni precedenti), 7.900 metri di dislivello, 120 euro di iscrizione, con un cambio di percorso che porterà al Pavillion du Mont-Fréty, stazione intermedia di SkyWay. I finishers del GTC100 avranno a disposizione 100 pettorali per partecipare al Tor des Géants 2022 senza passare dal sorteggio. Per iscriversi bisogna andare sul portale www.100x100trail.com, compilare il modulo online in ogni sua parte e procedere al pagamento della quota di iscrizione entro il 30 giugno 2021 alle ore 18.
“Iscrivetevi tranquillamente, rispetto al 2020 il 2021 ci dà prospettive migliori, tra vaccinazioni e conoscenza della malattia”, esorta Alessandra Nicoletti nel corso della presentazione online dell’evento. “Stiamo facendo di tutto affinché gli eventi si svolgano in totale sicurezza. Abbiamo messo in piedi una task force con esperti in campo sanitario, logistico e della sicurezza per redigere un protocollo di comportamento durante le nostre gare che, speriamo, possa essere utilizzato da chiunque voglia organizzare eventi sportivi in sicurezza, almeno in Valle d’Aosta, limitando i rischi di contagi e di diffusione della malattia. Siamo in dirittura d’arrivo, a breve presenteremo il protocollo al governo regionale”.
Tra le novità del Gran Trail Courmayeur, è spuntato il gigante Oliviero Bosatelli, che ha una gran voglia di esordire in questa gara per lui inedita, in preparazione al Tor des Géants che ha già vinto due volte: “Spero di esserci, da come è stato descritto mi sembra stupendo, ed i sentieri che non conosco sono sempre una scoperta. Sulla 55 km non ho speranze, vorrei partecipare al GTC100 e godermi lo spettacolo della natura della Valle d’Aosta, il panorama, il pubblico, il cibo e la gente nei ristori, sperando che questo sia possibile. Certo l’approccio è molto diverso rispetto ad una gara da 340 km come il Tor”.
Aperte le iscrizioni al Gran Trail Courmayeur, tra clausole e regolamento
“Nota importante riguardo alla pandemia di SARS COV 2 (COVID 19): La pandemia rende difficile la definizione degli scenari che si presenteranno nelle giornate dell’evento. Nei prossimi mesi verranno adottate tutte le misure al fine di rendere realizzabile il Gran Trail Courmayeur edizione 2021 in conformità con le prescrizioni che mano a mano arriveranno dalle autorità competenti, nazionali e internazionali. Il presente regolamento verrà aggiornato unilateralmente di conseguenza. Ogni modifica sostanziale verrà comunicata attraverso la newsletter di 100×100 Trail, pubblicata sul sito e su tutti i canali ufficiali della gara”. Con questa premessa si sono aperte sabato 9 gennaio le iscrizioni al Gran Trail Courmayeur, in programma dal 9 all’11 luglio 2021.
Nonostante la situazione incerta, quindi, VDA Trailers prova a rilanciarsi dopo un’annata non priva di difficoltà e di polemiche, principalmente legate ai rimborsi successivi all’annullamento del Tor des Géants 2020, e tenta di mettersi al riparo con alcune modifiche al regolamento delle gare. Resta il rimborso al 50% nel caso in cui la manifestazione venga annullata “per cause di forza maggiore, non imputabili all’organizzazione, comprese quelle dovute alle normative nazionali ed internazionali emanate per il contenimento della diffusione del COVID-19” (elemento che aveva fatto infuriare diversi iscritti al Tor per le tempistiche con cui il tutto era avvenuto), ma è stata aggiunta la protezione della quota di iscrizione in caso di rinuncia da parte del concorrente attraverso il programma Refund Protect di Protect Group compreso nell’iscrizione.
Non è semplice, però, riuscire a districarsi nei Termini e condizioni di rimborso. Tra le tante condizioni rimborsabili (dalla malattia allo spostamento della data di un esame, dalla citazione in tribunale all’incarico come giurato) è stato aggiunto un paragrafo apposito legato al Covid-19, senza dubbio il tema più caldo. Se viene detto che il rimborso viene riconosciuto in caso di malattia del concorrente o di un famigliare stretto entro 14 giorni dalla “prenotazione” (cioè, l’evento) o la morte entro 28 giorni o, ancora, una raccomandazione medica a seguito di un cambiamento nelle condizioni di salute, poco più sotto, nelle Condizioni generali di rimborso, si legge “non offriamo rimborsi per il mancato Rispetto di una Prenotazione associato direttamente o indirettamente a Malattie Trasmissibili, incluso il Covid-19”, che viene ribadito nei Motivi specifici per i quali non sarà fornito un rimborso: “Non rimborsiamo il mancato Rispetto di una Prenotazione direttamente o indirettamente associato a malattie trasmissibili che possono causare quarantena o restrizioni agli spostamenti di persone, incluso il Covid-19”. La quarantena obbligatoria di un concorrente, quindi, in assenza di malattia sembrerebbe non rientrare nei termini di rimborso.
A complicare le cose, nella tabella riepilogativa, alla voce Divieto di spostamento da parte del governo, viene specificato che non ci saranno rimborsi “nel caso il tuo governo abbia emesso un divieto di spostamenti interni o lockdown relativo all’area, paese, città o stato del tuo paese per il quale hai effettuato la prenotazione” e “nel caso un ente o agenzia nazionale o internazionale abbia emesso o imposto un divieto agli spostamenti, un’avvertenza o una restrizione dei movimenti di persone a causa della diffusione di una malattia trasmissibile, che ti impedisca di rispettare la tua prenotazione”.
Rimborsati quasi tutti gli atleti per le gare annullate lo scorso anno
Mentre la macchina organizzativa di Vda Trailers sembra essere ripartita, pur rinunciando alle prime gare della stagione, l’Arrancaslimba e il Winter Vertical Courmayeur, la questione rimborsi rimane invece ancora aperta, con alcuni atleti che sui social si lamentano per non aver ancora ricevuto né la restituzione del 50% dei soldi versati per l’iscrizione alle gare 2020, né la borsa promessa dall’organizzazione. “Per quanto riguarda rimborsi e sacche TOR, alcuni rimborsi sono in sospeso perché tornati indietro per motivi tecnici vari, ma siamo in contatto con ogni corridore”, spiegano da Vda Trailers. “La stessa cosa vale per le borse: sono state tutte (900) spedite prima della fine dell’anno ma circa una ventina è tornata indietro per mancato ritiro o altri problemi di consegna. Spedire in periodo di pandemia in alcuni paesi del mondo è stato a volte un problema. Anche in Italia sono state sospese le spedizioni su alcuni hub. Ad oggi il 99% dei rimborsi è stato fatto e il restante è in via di elaborazione per risolvere problemi tecnici”.
La class action è “sospesa”
Rimane ancora sospesa, invece, la class action minacciata a luglio da un gruppo di atleti che si erano rivolti al Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli Utenti di Trento, perché insoddisfatti dal rimborso del 50% delle quote versate per l’iscrizione al Tor des Géants 2020 (e alle competizioni parallele Tor 30, Tor 450 e Tor 130), comunicato dagli organizzatori di VdA Trailers a seguito dell’annullamento della manifestazione. L’organizzazione ha rimborsato anche loro, come gli altri, e dei 61 atleti che avevano portato avanti la causa, ne sono rimasti pochi a voler continuare l’azione legale. “Aspettiamo ancora una risposta all’ultima richiesta inviata a dicembre dai nostri legali per decidere il da farsi”, spiegano. “Ormai è più che altro una questione di principio”.
Hoka One One e Montane dicono addio al TOR, entra Scarpa
Quest’anno Hoka One One ha deciso di non essere più technical sponsor del Tor des Géants. Allo stesso tempo l’azienda si è dotata di dotata di un nuovo “codice etico e operativo” per individuare le linee guida per la sponsorizzazione di gare per il 2021, decidendo di affiancare il proprio nome a quelle gare che adottano politiche eque e trasparenti e che fanno di tutto per evitare che l’impatto dell’emergenza sanitaria ricada sugli iscritti alle gare. Una coincidenza? “La Casa Madre aveva già comunicato tempo addietro l’intenzione di non rinnovare la sponsorizzazione e anche gli organizzatori hanno manifestato l’intenzione di cambiare il gruppo degli sponsor”, spiega Alessio Ranallo, il Responsabile Marketing e Comunicazione per l’Italia di Hoka One One, in una intervista rilasciata a Spirito Trail. “La nostra decisione guarda al contesto generale delle gare, senza riferimento ad alcuna in particolare. Di certo ci è dispiaciuto registrare i commenti negativi degli iscritti ma auguriamo al Tor il futuro radioso che merita e lo continueremo ad onorare attraverso la partecipazione dei nostri migliori atleti”.
Nel frattempo è “scaduto” anche il contratto del main sponsor degli ultimi anni, vale a dire Montane. La conferma del mancato rinnovo arriva da chi non te lo aspetteresti mai, e cioè da Francesca Canepa. La vincitrice dell’UTMB 2018 in un lungo post su Facebook ha annunciato un cambio di sponsor personali, in particolare l’addio a Scarpa e il benvenuto proprio a Montane, spiegando che il suo nome non può essere legato a quello del Tor per via delle note vicende giudiziarie. Insomma, il Tor perde Hoka e Montane ma acquista Scarpa, oltre probabilmente ad altri sponsor che devono ancora essere rivelati.