“Perché il fatto non sussiste”, il giudice di Aosta Giuseppe Colazingari, ha assolto Giuseppe Pronesti, di 25 anni di Aosta. Il ragazzo, difeso dall'avvocato Stefano Moniotto, era accusato di aver ceduto droga. A chiedere l'assoluzione lo stesso pm Pasquale Longarini.
A fare finire nei guai Giuseppe Pronesti, incensurato, erano state le stesse dichiarazioni di Michele Belgio, di 44 anni di Aosta, (che ha già patteggiato 4 mesi) che aveva dichiarato che il giovane gli aveva ceduto dell'hashish. Negli atti, però si faceva riferimento a un omonimo del ragazzo, che però era finito in carcere. Pronesti era stato arrestato nel maggio dello scorso anno durante un'operazione antidroga, condotta dagli agenti della squadra mobile. Questa mattina il giovane è stato giudicato con rito abbreviato.
Il gup di Aosta ha rinviato a giudizio Giuseppe Alessandro Saladino, di 43 anni di Charvensod, anche lui difeso da Stefano Moniotto, Fabio Murzilli, di 39 anni di Aosta, difeso da Giovanna Villa. Il processo per loro si terrà il 22 settembre. Ha patteggiato, invece, 8 mesi Roberto Furci, di 44 anni di Aosta, difeso da Giovanna Villa. Anche per loro l'accusa era di detenzione di droga i fini di spaccio.
I quattro erano finiti nei guai per un giro di spaccio ad Aosta. Con loro erano coinvolte altre nove persone, che hanno già chiuso il loro debito con la giustizia.