Ha dominato l’Alta Via numero 2, ma il momento della verità, per Salvador Calvo Redondo, sta arrivando soltanto ora. Come un anno fa, l’atleta spagnolo ha condotto in testa tutta la prima parte del Tor des géants, che da Courmayeur porta fino a Donnas, accumulando fino ad un vantaggio di 20 minuti sul suo inseguitore, Christophe Le Saux.
Come già fece Ulrich Gross (ritiratosi ieri sera a Rhêmes) dodici mesi fa, Le Saux ha però progressivamente guadagnato terreno su di lui, fino al ricongiungimento avvenuto intorno alle 17.30, presso il punto di ristoro al villaggio Sassa. Lo spagnolo, dolorante ad un ginocchio è crollato: nella notte, al rilevamento di Niel, aveva già perso quasi un’ora dal francese, ed è stato poi superato anche dallo svizzero Marco Gazzola in grande recupero, così come anche Jules Henr Gabioud. Il finale della gara ora è più incerto che mai.
Tra le donne, Anne Marie Gross sembra invece non avere rivali: il suo vantaggio sulle dirette inseguitrici, Giuliana Arrigoni e Patrizia Pensa, è abissale (2h30).
Il primo degli italiani, tredicesimo, è Marco Camandona che dopo il clamoroso ritiro dell’altra sera del Team Forte di Bard, composto da Abele Blanc e Dennis Brunod, è anche il primo dei valdostani. Cesare Clap invece si è dovuto ritirare ieri pomeriggio per un problema a un ginocchio che ne condizionava il rendimento soprattutto in discesa, stessa sorte in serata anche per Andrea Cavagnet.
Come lui, durante la notte, a causa del freddo e della pioggia, si sono ritirati circa una cinquantina di concorrenti (60 dei 500 iscritti non erano comunque partiti ieri mattina da Courmayeur). Per i prossimi giorni le previsioni del tempo sembrano essere buone.