Il timer ha iniziato la sua corsa. L’ora X per l’area megalitica di Saint-Martin è fissata a dicembre 2015. Entro questa data i lavori di allestimento dell’area museale, finanziati dal programma di competitività regionale (FESR) 2007/2013, dovranno concludersi, pena il disimpegno di 6 milioni di euro.
Ma l’impresa appare tutt’altro che semplice e tra gli addetti ai lavori la preoccupazione serpeggia. “La nostra preoccupazione – ammette il dirigente dell’area Restauro e valorizzazione Gaetano De Gattis – è di non riuscire ad ottemperare a queste scadenze”. Sul lento cammino di avvicinamento all’apertura ufficiale dell’opera, definita più volte dal consigliere regionale Alberto Bertin “la Salerno-Reggio Calabria valdostana”, si è messo di mezzo, infatti, un ricorso al Tar di Aosta.
Nel marzo scorso la Giunta regionale aveva deciso di recedere dal contratto con il Consorzio Cooperative Costruzioni con sede in Bologna, l’impresa che nel lontano 2005 si era aggiudicata i lavori per il secondo e ultimo lotto dell’Area megalitica per oltre 14 milioni di euro. La decisione è arrivata dopo che la società nel dicembre del 2013 si è rifiutata di eseguire, come si legge nel provvedimento “gli interventi necessari ed indispensabili per la conservazione, integrità e collaudo dell’opera, previsti in una perizia di variante tecnica, senza aumento dell’importo del contratto stipulato”.
“Ad oggi – spiega De Gattis – sono stati conclusi il 95% dei lavori. Questa controversia con l’impresa ha creato dei ritardi e dei disagi notevoli. Per prendere nuovamente possesso del cantiere e dare avvio ai lavori di allestimento del Parco abbiamo, quindi, provveduto con un atto unilaterale a recedere dal contratto”.
La decisione non è stata ovviamente accolta con favore dal Consorzio che il 2 maggio scorso ha presentato un ricorso al Tar di Aosta chiedendo l’annullamento del provvedimento dirigenziale.
“Rientrando in possesso dell’opera – sottolinea De Gattis – possiamo pensare di terminare i lavori con dei piccoli appalti in economia. Nel frattempo la prossima settimana vorremmo entrare con l’Ati (Ndr composta dal gruppo Fallani allestimento, dalla valdostana Caruso e dall’Alpha Legno) che si è aggiudicata l’allestimento del Parco per iniziare a programmare i lavori”.