Scuola: crolla il progetto École en langues

Il programma di scuola trilingue proposto dalla Regione alle scuole partirà solo a settembre. L'Assessore Rini: "Le istituzioni scolastiche non hanno né le risorse né le possibilità per attivare ora il progetto".
Il dibattito sull'École en langues VdA
Politica, Società

L’École en langues VdA è, per usare una terminologia scolastica, rimandata a settembre.
Non proprio una bocciatura, come spiegato questa sera dall’Assessore Regionale all’Istruzione Emily Rini, ma una proroga in attesa di tempi migliori.
Tempi migliori nei quali le Istituzioni scolastiche regionali, dell’infanzia e primarie, saranno pronte ad abbracciare il progetto trilingue (italiano/francese/inglese) che l’Assessorato ha confezionato loro.
Oggi però si prende atto della sconfitta, di un progetto che le scuole valdostane non hanno accolto per l’anno scolastico 2015/2016, anche se Rini cerca di gettare acqua sul fuoco: “Questo progetto – ha spiegato l’assessore nel suo intervento di questa sera, a Palazzo Regionale, durante un incontro con genitori ed insegnanti – ha il merito di aver acceso i riflettori sull’insegnamento plurilingue. Non abbiamo mai pensato ad un’imposizione dall’alto, e ci scusiamo se sia stata percepita in questa maniera. Prendiamo però atto che ad oggi non siamo in grado di partire, e che le istituzioni scolastiche non hanno né le risorse né le possibilità per attivare ora il progetto École en langues”.

Progetto sul quale comunque l’Assessorato crede ciecamente: “Faremo quanto è necessario – prosegue Rini – per ampliare le nostre due lingue e potenziare l’insegnamento in inglese, fattore imprescindibile. Le risorse ci sono (50mila euro stanziati) e da settembre partiremo dappertutto con questo progetto. In questi prossimi sei mesi, invece, verranno attivati per gli insegnanti corsi pratici on line per aumentare le competenze linguistiche, aperti a chi aderirà”.

Via libera da settembre, quindi, in attesa delle proposte delle Istituzioni scolastiche – e l’assessore Rini e la Sovrintendente agli Studi Giovanna Sampietro asseriscono che le proposte e l’interesse di scuole e docenti sia altissima e propositiva – e della conseguente attivazione del Centro di risorse per le didattiche linguistiche, polo di formazione e sostegno agli insegnanti e le istituzioni che aderiranno, nonché ‘faro’ anche per reperire il materiale per l’insegnamento delle discipline in inglese.

L’amministrazione va avanti per la sua linea, spesso tra i mugugni della platea, convinti della propria scelta e della partecipazione di insegnanti e genitori, anche se l’assemblea sindacale degli insegnanti svoltasi ieri non ha sollevato alcuna voce a favore del progetto, al netto di circa 400 presenti.
Ma non solo, ad oggi – con l’eccezione di un paio di Istituzioni scolastiche – pare che tutti i collegi docenti si siano esplicitamente pronunciati in blocco contro l’École en langues, e che sindacati e insegnanti stiano stilando un documento atteso per il fine settimana, al termine delle varie assemblee, nel quale verranno ribadite le ragioni del ‘no’.

Come per gli scrutini scolastici ci si vedrà a settembre, quindi, per l’esame di riparazione.
Lì, con tutti i pezzi sulla scacchiera, si scoprirà effettivamente se l’École en langues VdA sarà pronta per il nuovo anno scolastico o se sarà, inderogabilmente, bocciata. 

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