Risultavano incensurati e, ai finanzieri che li avevano appena fermati al casello autostradale di Aosta, hanno negato di avere con loro qualcosa di illegale. Le “Fiamme gialle” non si sono fidate e, ricorrendo al fiuto di “Blade”, unità cinofila in servizio al Gruppo Aosta, hanno proceduto ad un controllo più approfondito della vettura su cui viaggiavano i due.
Il pastore belga Malinois, una volta nell’abitacolo, ha puntato dritto su un vano dietro la leva del cambio, dov’è spuntato un involucro contenente poco più di un etto di cocaina. Per la coppia a bordo del veicolo in arrivo in Valle, due trentenni di origini romene domiciliati ad Aosta, è iniziata una mattinata complicata, finita con l’arresto e la traduzione al carcere di Brissogne.
Gli uomini comandati dal Tenente colonnello Francesco Caracciolo si sono infatti spostati a casa di Bogdan Marian Ganta e Elena Simona Petrescu. Dalla perquisizione, in un borsellino custodito in camera da letto sono state trovate altre 7 “palline” dello stesso stupefacente, da un grammo ognuna. Inoltre, i finanzieri hanno sequestrato anche un bilancino di precisione, del materiale utilizzato per il confezionamento, tre telefoni cellulari ed un tablet, nonché l’autovettura utilizzata per il trasporto della droga.
Sul mercato, la cocaina sequestrata avrebbe fruttato dalle parti dei diecimila euro: il prezzo al grammo, sulla piazza di Aosta, è valutato dagli inquirenti tra gli 80 e i 110 euro, a seconda della purezza e della qualità del “taglio”. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore Eugenia Menichetti. I finanzieri del Gruppo Aosta, nell’ultimo periodo, hanno intensificato i controlli sul territorio in fatto di contrasto allo spaccio di stupefacenti: la Valle è considerata un crocevia, non lontano dalle metropoli del nord, luoghi di approvvigionamento dei “corrieri” per la redistribuzione in loco.