Si è chiusa con l’ennesima bocciatura della proposta di riduzione degli stipendi dei consiglieri regionali la prima giornata di adunanza dell’Assemblea regionale. A portare in aula l’annosa questione è stato il Movimento 5 Stelle che ha presentato cinque ordini del giorno – tutti respinti con 30 astensioni e i due voti a favore di Cognetta e Ferrero – durante l’approvazione del Conto consuntivo del Consiglio Valle per l’esercizio 2014.
Le iniziative dei grillini prevedevano la riduzione delle indennità di carica dei consiglieri a 3 mila 630 euro lordi, delle indennità di carica dei Presidenti del Consiglio e della Regione a 2 mila 700 euro lordi mensili, delle indennità di carica degli Assessori a mille 500 euro lordi mensili, l’abrogazione dei fondi assegnati ai gruppi consiliari e la pubblicazione entro il 1° giugno 2015 sul sito dell’Assemblea regionale l’elenco dei beneficiari dell’assegno vitalizio.
A prendere la parola per spiegare la contrarietà alle iniziative sono stati il capogruppo di Alpe, Albert Chatrian e il consigliere di Uvp, Andrea Rosset. "Alpe e Uvp hanno presentato una richiesta affinché nella prossima riunione dell’Ufficio di Presidenza sia prevista la deliberazione che interviene sui costi della politica" hanno ricordato i due consiglieri. "Questi ordini del giorno rappresentano soltanto un’accelerata improduttiva e confusa; alzare l’asticella in questo modo vuol dire non consentire alcuna mediazione e contribuire a mantenere lo status quo" ha chiosato il capogruppo Pd-Sinistra Vda, Raimondo Donzel. "Chi voleva dare l’esempio poteva farlo attraverso la legge votata a dicembre scorso che prevedeva l’autoriduzione degli emolumenti: oggi, ha aggiunto, si è deciso di procedere in un determinato modo all’interno della Conferenza dei Capigruppo ed è giusto proseguire in questa direzione" ha detto il Presidente della Regione, Rollandin. "Per onestà intellettuale, i proponenti devono comparare tutti i dati che gli uffici, insieme all’Ufficio di Presidenza, hanno ricercato e messo a disposizione dei Capigruppo sin dal mese di gennaio. Dagli stessi si evince che tutte le altre Regioni hanno molte indennità e costi per il personale fiduciario per svariate decine di migliaia di euro che per la Valle d’Aosta già da tempo sono pari a zero" ha ricordato infine il Presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin.
Secca la replica di Stefano Ferrero: "I continui rinvii ad approfondimenti da parte dell’Ufficio di Presidenza e della Conferenza dei Capigruppo, ha aggiunto il Consigliere Ferrero, stanno di fatto delegittimando l’azione del Consiglio e viene percepita come una manovra dilatoria per non intervenire".
Il conto consuntivo del Consiglio regionale
Il documento contabile 2014, illustrato dal Presidente del Consiglio, rileva un avanzo finanziario di 2 milioni 403 mila euro e un totale complessivo a pareggio di 17 milioni di cui 3 milioni 105 mila per partite di giro.
I costi fissi ammontano a 11 milioni 480 mila euro di spese, ossia l’89% delle spese correnti del Consiglio Valle, con un decremento dell’8,12% rispetto al 2013 mentre i costi variabili rappresentano l’11% delle spese correnti dell’Assemblea e sono pari a 1 milione 409 mila euro.