Impianti di risalita, ipotesi di chiusura durante la settimana nella prossima stagione invernale

Potrebbe essere questa una soluzione drastica per tagliare i costi i gestione degli impianti di risalita che in Valle ha nella maggior parte dei casi come azionista di maggioranza proprio l’amministrazione regionale.
Turisti in seggiovia a Pila
Economia

Bocche cucite, per il momento, sull’ipotesi di tenere alcuni comprensori sciistici chiusi nei giorni infrasettimanali nella prossima stagione invernale. Una soluzione drastica per tagliare con l’accetta i costi di gestione degli impianti di risalita che in Valle ha nella maggior parte dei casi come azionista di maggioranza proprio l’amministrazione regionale.
E’ un altro segno che da piazza Deffeyes si stanno cercando soluzioni a 360 gradi per far fronte a ristrettezze di bilancio sempre più severe.

La possibilità di uno stop delle seggiovie nei giorni di minor afflusso di sciatori circola da qualche settimana e sarà oggetto di un’interpellanza sul tavolo del Consiglio regionale del 7 e 8 ottobre prossimi da parte dei consiglieri dell’Uvp.

Non si sbilancia neppure Ferruccio Fournier, presidente dell’associazione valdostana impianti a fune: “Nulla è stato ancora deciso, ma credo che quanto prima verrà presa una decisione per non far brancolare nel buio le società e per dare degli orientamenti precisi. Certamente le società devono far quadrare i conti ”.

E proprio per far tornare i conti, le società degli impianti di risalita hanno deciso di far pagare una quota fissa forfettaria di 200 euro per soccorrere gli sciatori feriti. “Questo già avviene in altre località italiane ed europee – dichiara Ferruccio Fournier -. In Valle nel settore i lavoratori addetti agli impianti sono 170 e assicurano il funzionamento delle macchine e la sicurezza. 170 dipendenti non sono pochi”.
 

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