E’ una diffida a tutti gli effetti quella che l’Agenzia dei segretari comunali ha indirizzato al neo segretario generale del Comune di Aosta, Donatella D’Anna. Se entro cinque giorni non lascerà il suo incarico nel capoluogo regionale potrebbe essere cancellata dall’albo dei segretari comunali.
Un fatto su cui non si sbilancia il presidente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia dei segretari degli enti locali della Valle d’Aosta, Michel Martinet: “Non confermo e non smentisco la presenza di questa diffida. Semplicemente sottolineo che all’unanimità abbiamo ribadito quanto già scritto in una nota al Comune di Aosta. Ognuno si assuma la responsabilità delle proprie decisioni”.
Sul sito dell’Agenzia dei segretari, tuttavia, è pubblicata una determinazione del 23 luglio, anche se il nome è secretato. Tutto lascia pensare, però, che dietro a quelle cancellature ci sia proprio il nome di Donatella D’Anna.
Al centro del contendere c’è il fatto che il comune di Aosta è stato il primo a scegliere il proprio segretario, mentre in base alla recente legge regionale sugli enti locali, avrebbe dovuto scegliere per ultimo.
La versione del sindaco
Una versione che, però, il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, aveva già respinto tempo fa: “A seguito della nomina del segretario generale il Presidente (della Regione, ndr) ha evidenziato una incongruenza temporale poiché Aosta avrebbe dovuto scegliere il segretario dopo tutti gli altri avendo la dimensione maggiore. Ciò però si poneva in contrasto con il fatto che Aosta, unico comune ad avere i dirigenti, è soggetto alla legge regionale 22/2010 con la necessità di provvedere al riordino delle aree e alla nomina dei dirigenti entro 60 gg dall’insediamento. Tale tempistica è incompatibile con la più lunga tempistica di nomina del segretario comunale prevista a seguito della recente modifica regionale. La mia scelta è stata ovviamente ben ponderata e studiata dal punto di vista amministrativo e sono dunque sicuro di aver agito correttamente”.
Le reazioni politiche
Sulla questione si sono lanciati anche i partiti di opposizione in Consiglio comunale. A cominciare da Alpe: “A dirlo, oggi, è l’agenzia dei segretari comunali, notizia ripresa da varie testate giornalistiche locali, a dirlo allora sono stati i Consiglieri del Gruppo ALPE al Comune di Aosta, i quali hanno presentato una mozione immediata per richiedere spiegazioni circa la scelta azzardata presa personalmente dal Sindaco Centoz.
Tralasciando la modalità e le ambigue risposte circa il rigetto della mozione, i Consiglieri avevano tenuto duro e presentato un’interpellanza sul punto. I motivi erano chiari e si rifacevano tutti alla immotivata scelta del Segretario di Rhêmes”.
E nemmeno la Lega Nord si fa sfuggire l’occasione per punzecchiare il sindaco. “Duole rilevare – scrivono in una nota Nicoletta Spelgatti e Andrea Manfrin – come il primo cittadino di Aosta, che dovrebbe essere il baluardo della legalità e l’esempio dell’osservanza delle leggi da parte di tutti i cittadini, abbia commesso tra i suoi primi atti una nomina palesemente illegittima e non abbia ceduto né di fronte alle mozioni della Lega Nord né tantomeno di fronte ai richiami prefettizi recapitatigli.