Incidente a Sarre, procedeva ad almeno 160 km/h la moto condotta dal 23enne di Introd

Il dato emerge dalla relazione della polizia stradale trasmessa al pm Pasquale Longarini, che sull'incidente avvenuto alle 3 di domenica a Sarre ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Cronaca

Andava ad "almeno  160 chilometri all’ora" la moto Aprilia di Ivan Soni, il 23enne di Introd deceduto domenica notte dopo essersi scontrato con la monovolume su cui viaggiava il piccolo Pietro De Fazio, di 20 mesi. Soni è morto sul colpo mentre il piccolo è spirato poco dopo in ospedale. Nel tratto di statale 26, teatro del tragico incidente, il limite di velocità è di 50 km/h.

Il dato emerge dalla relazione della polizia stradale trasmessa al pm Pasquale Longarini, che sull’incidente avvenuto alle 3 di domenica a Sarre ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Al momento non risultano esserci indagati. Per chiarire con esattezza la dinamica dell’accaduto ed individuare eventuali responsabilità il magistrato ieri ha affidato una consulenza all’ingegner Giuseppe Di Bisceglie, che avrà 60 giorni per concludere la perizia.

Da una prima ricostruzione la Citroen Picasso guidata dal padre del bimbo, Marco De Fazio, che aveva accanto a sè la madre, Violeta Flueraru, si è immessa nella carreggiata da una strada privata, poco istanti prima che la moto, sopraggiungendo da Aosta, si incastrasse nella parte posteriore dell’abitacolo della monovolume, travolgendo il piccolo. I genitori sono rimasti praticamente illesi. La famiglia era diretta in Calabria per una vacanza. 

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