Il Tar boccia la richiesta di sospensiva dell’interdittiva antimafia del Consorzio Gecoval

L'ordinanza dei giudici amministrativi è stata depositata oggi. Il ricorso sarà affrontato nel merito in un'udienza pubblica ancora da fissare.
Cronaca

Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva della prima interdittiva antimafia emessa in Valle d’Aosta. Il ricorso contro il provvedimento emesso il 27 giugno dal questore è del Consorzio stabile Gecoval Scrl di St-Vincent. L’ordinanza dei giudici amministrativi è stata depositata oggi. Il ricorso sarà affrontato nel merito in un’udienza pubblica ancora da fissare.

L’interdittiva antimafia del questore di Aosta era scattata dopo la richiesta di certificazione avanzata dall’assessorato regionale alle Opere pubbliche, nell’ambito delle procedure per la stipula del contratto di appalto per le manutenzioni idrauliche.

Nell’ambito dell’inchiesta Aemilia sulla ‘ndrangheta, a settembre la Dda di Bologna aveva ottenuto il sequestro del 49,9% delle quote della società e la misura cautelare in carcere per due soci, i fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli, di Montecchio Emilia. Secondo l’ordinanza del Gip di Bologna era  emerso che i due fratelli avevano la diretta gestione sella società di trasporti Opera srl, con sede a Crotone, che deteneva il 37,92% di Gecoval. Il restante 11,98% lo possedeva un prestanome, cognato di Palmo, a cui quindi era riferibile la gestione del Consorzio Gecoval. 

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