“La Buona Scuola siamo NOI, giù le mani dalliInfanzia". Alla scuola dell’infanzia di Gignod, istituzione scolastica Comunità montana “Grand Combin” stanno già preparando gli striscioni per l’occupazione dell’edificio per protestare contro la riforma della scuola proposta dal governo Renzi.
"La buona scuola, quella reale, non si ferma", spiegano i docenti di ogni ordine e grado della Grand Combin che "saldamente uniti e determinati a proseguire la mobilitazione" hanno unanimemente deciso l’occupazione della Scuola dell’Infanzia di Gignod lunedì 25 maggio dalle ore 17 fino alle ore 8 del giorno successivo. " Sono previsti alcuni momenti formativi – spiegano – sul testo licenziato dalla camera mercoledì mattina, sui test invalsi, sul referendum abrogativo come strumento di democrazia diretta". E lanciano un apello: "Chiunque – genitori, studenti, colleghi, amministratori – volesse condividere con noi idee, proposte, osservazioni o dare il proprio contributo alla discussione è invitato a partecipare".
Allo stesso modo 95 docenti dell’Istituzione Scolastica Abbé J.M. Trèves hanno sottoscritto un documento, indirizzato alle istituzioni regionali, in cui si esprime preoccupazione in merito all’applicazione della riforma. "Pur non avendo ancora certezze sulla versione definitiva del DDL che sarà integrato dai vari emendamenti presentati – spiegano – chiediamo al Governo Regionale di tenere conto, all’interno degli atti che compirà nel quadro delle sue prerogative in ambito di istruzione, delle preoccupazioni espresse".
Infine, i docenti auspicano che "venga mantenuto un modello scolastico basato sulla cooperazione e la partecipazione tra i soggetti che vi operano o che sono coinvolti a diverso titolo. Democrazia, equità, laicità, pluralismo culturale e libertà di insegnamento sono, infatti, da sempre i valori fondanti della scuola".