Anche Fénis è ora fra i 44 comuni ad avere un nuovo piano regolatore. Il documento è stato approvato dalla Giunta regionale ieri, 20 novembre 2015.
Il Comune con la predisposizione di questa variante generale ha risposto alle richieste abitative e produttive avanzate dai cittadini. Il nuovo strumento urbanistico comunale individua gli obiettivi strategici essenziali per il rilancio economico e sociale del territorio. Fra questi la riqualificazione dei nuclei storici con il recupero edilizio, la riqualificazione di alcuni tratti della viabilità e la creazione di nuovi parcheggi, l’ampliamento della ricettività turistica soprattutto con strutture non alberghiere e il mantenimento di piccole attività artigianali.
Il settore dell’agricoltura ricopre un ruolo determinante nella salvaguardia del contesto ambientale tradizionale e di supporto all’economia locale, tenuto conto dell’ampio territorio prativo che ben si presta agli usi agricoli nonché alle opere di bonifica recentemente realizzate nella piana del fondovalle; lo sviluppo del settore agro-silvo-pastorale è perseguito sia mediante il mantenimento delle esistenti attività zootecniche, consentendone il potenziamento e il miglioramento sotto l’aspetto qualitativo-funzionale, sia attraverso la realizzazione di nuove aziende agricole; il territorio comunale nella parte alta ospita inoltre numerosi alpeggi.
Il Comune a fine 2012 contava 1.796 abitanti residenti; l’andamento della popolazione nell’ultimo decennio risulta in costante incremento, che si assesta intorno al 10 per cento. In merito all’analisi della popolazione fluttuante, il Comune rileva 128 posti letto esistenti in strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, mentre conta 226 abitazioni temporanee.
Il numero di posti letto residenziali realizzabile nel decennio di validità della variante è di circa 200 e si attua sia attraverso gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente sia con interventi di nuova edificazione, con le limitazioni derivanti dal rispetto degli equilibri funzionali tra nuova costruzione e recupero, il tutto a fronte di un fabbisogno stimato in circa 140 nuovi posti letto residenziali.
Rispetto alla zonizzazione proposta dal Comune, la Conferenza di pianificazione ha avanzato alcune richieste di riduzione delle aree edificabili sia per la presenza di rischio idrogeologico sia per la salvaguardia delle buone terre coltivabili e della tutela paesaggistica; in alcuni casi è stata cambiata la natura delle sottozone proposte a suo tempo dal Comune, tenuto conto della situazione reale che si è modificata rispetto al momento di valutazione della bozza di variante (2010) e di alcune diverse esigenze esplicitate dall’amministrazione comunale; la conferenza è altresì intervenuta nella definizione della disciplina di alcune sottozone per renderla conforme alla normativa relativa agli ambiti inedificabili e alle esigenze di tutela archeologica.