No ad un centro accoglienza migranti nell’ex Hotel Lanterna di Saint-Pierre. A dirlo e a scriverlo in uno striscione affisso di fronte alla struttura sono rispettivamente la Lega Nord e CasaPound.
"Se il consiglio regionale della Valle d’Aosta – sottolinea in una nota CasaPound Italia – non deciderà di porsi in netto contrasto con questa decisione, visto che anche il sindaco di Saint Pierre, che appartiene all’Union Valdotaine, ha espresso la propria contrarietà, dimostrerà definitivamente di non contare più nulla e che la tanto decantata autonomia è tramontata definitivamente dal punto di vista politico e di essa non rimangono che i discorsi in francese pronunciati durante il congresso del partito di maggioranza".
Sulla stessa linea la Lega Nord Vda. "Ci si chiede se i vertici regionali, nella persona di quel presidente Rollandin che tre giorni prima delle elezioni amministrative, interrogato sul tema da un giornalista di La 7, lo apostrofava scocciato con un “Li prenda a casa sua” salvo poi ammiccare il giorno dopo il voto al buonismo renziano, si siano resi conto di quello che sta accadendo e come mai non prendano posizione" scrive in una nota il movimento.
"Se invece questa possibilità era conosciuta ed è stata taciuta, l’ipotesi, molto più grave, è quella della connivenza, dovuta magari a qualche scambio di favore romano ed all’alleanza di quel Pd, amico delle cooperative, che vede negli immigrati un business economico ed una fonte di nuovi voti, dimenticando chi questo paese ha contribuito a costruirlo e renderlo florido con il proprio lavoro ed il pagamento delle imposte" continua la Lega Nord.
"Il popolo valdostano – conclude la nota – oggi più che mai in ginocchio a causa della crisi economica e dei tagli ricordiamo operati dal trio Monti, Letta e Renzi non può vedersi sbeffeggiare con l’apertura di un centro immigrazione quando centinaia di famiglie non hanno un tetto sopra la testa".