E’ Federico Pellegrino il re di Davos. Ad un anno di distanza il valdostano torna a conquistare la Sprint a tecnica libera sulle nevi svizzere. Una vittoria che gli consegna la maglia di leader della specialità con 132 punti, davanti a Fossli con 110
Il valdostano in finale è stato indietro per tutto il primo giro e oltre, al secondo è iniziato l’attacco recuperando sull’ultima salita. Davanti a lui il francese Baptiste Gros che riesce a superare con uno sprint che lo lancia sul gradino più alto del podio. Vittoria netta, per 27 centesimi su Gros e 32 sul norvegese Fossli. Sprint di Davos che si ferma alle qualifiche per Francesco De Fabiani (Cse; 52°) e François Viérin (Forestale; 63°).
“Non è stato facile ma sapevo che a lungo andare gli avversari si sarebbero stancati sempre più e io scegliendo la seconda batteria avrei avuto più tempo per recuperare. In finale ho rischiato di cadere quando è volato via Ustiugov, però alla fine della curva mi sono trovato ancora in piedi, con Fossli avanti di una ventina di metri. – dice Federico Pellegrino all’arrivo – Ho deciso di rimanere accodato al secondo per giocarmi il podio, quando ho visto Fossli che mi curava ho capito che non aveva più tante energie e allora ho spinto ancor di più. In Coppa del Mondo è già difficile vincere una volta, nelle successive diventa sempre più difficile. In estate mi sono allenato con il solo obiettivo di vincere nuovamente, svolgendo un grandissimo lavoro con i materiali. L’allenamento è ciò che mi dà fiducia, avere compagni di squadra con cui ti alleni tutto l’anno è il mio segreto. Mi fido ciecamente dei tecnici che si allenano con me, penso solo a spingere al massimo per non avere rimorsi. Il lavoro fatto bene sta pagando secondo le nostre aspettative".
Con la vittoria di oggi Pellegrino diventa il terzo italiano più vincente di tutti i tempi dopo Pietro Piller Cottrer e Christian Zorzi e fa salire a 32 le vittorie italiane nella Coppa del Mondo di Fondo di tutti tempi. Nel prossimo weekend, la Coppa del Mondo sbarcherà in Italia, a Dobbiaco.