Tornano ad accendersi i riflettori sulle spese dei gruppi consiliari dell’ultima legislatura. La Procura della Corte dei Conti contesta agli ex capigruppo in Consiglio Valle un danno erariale di circa un milione di euro. In questi giorni gli interessati hanno ricevuto gli inviti a dedurre.
L’istruttoria fa riferimento al presunto uso illegittimo dei fondi dei gruppi consiliari dal 2009 al 2012. Solo per una posizione Claudio Chiarenza – che dopo 6 anni da procuratore resterà ad Aosta ancora per 6 mesi, ma come vice – deciderà a breve se notificare l’invito a dedurre o archiviare.
Sul piano penale, dopo l’assoluzione in primo grado, sono in attesa dell’Appello i 27 imputati tra politici, funzionari di partito e nove consiglieri regionali in carica, con accuse, a vario titolo, di peculato, finanziamento illecito ai partiti e indebita percezione di contributi pubblici. La scelta fatta a livello amministrativo-contabile è stata invece, secondo quanto si è appreso, di considerare la responsabilità di gestione dei fondi dei gruppi consiliari, che – a partire dai rendiconti di fine anno – per Chiarenza era in mano esclusivamente ai capigruppo.
Dopo il termine per la presentazione delle memorie difensive (fissato tra fine febbraio e inizio marzo), la procura regionale avrà 120 giorni, termine eventualmente prorogabile con richiesta alla sezione giurisdizionale della Corte dei conti. per la citazione a giudizio o l’archiviazione. Considerando la pausa estiva e i 90 giorni necessari tra la data di notifica della citazione e l’udienza, è verosimile che – in caso di citazione a giudizio – gli esponenti politici finiscano davanti a giudici tra gli ultimi mesi del 2016 e l’inizio del 2017.