La minoranza all’attacco: “Maggioranza senza idee, il pre-dissesto potrebbe arrivare in primavera”

Per smentire le voci riguardanti un Comune di Aosta pronto a dichiarare il pre-dissesto finanziario il Sindaco Centoz e l'assessore alle Finanze Marzi hanno convocato, sabato a mezzogiorno, una riunione informale con i capigruppo di minoranza.
Il Consiglio comunale di Aosta
Politica

Pre-dissesto, atto secondo. Per smentire le voci riguardanti un Comune di Aosta pronto a dichiarare il pre-dissesto finanziario il Sindaco Fulvio Centoz, in compagnia dell’assessore alle Finanze Carlo Marzi, hanno convocato, sabato a mezzogiorno, una riunione informale con i capigruppo di minoranza consigliare.

L’obiettivo era quello di rassicurarli: nessuna volontà da parte dell’amministrazione di arrivare ad un provvedimento del genere, come peraltro dichiarato anche pubblicamente.

L’opposizione, però, ne approfitta per una valutazione anche e soprattutto politica del momento di difficoltà delle casse comunali, attaccando le scelte fatte dal Sindaco Centoz a dalla sua Giunta, ma non solamente: “Non hanno dichiarato nessun pre-dissesto ora – ha spiegato il consigliere UVP Étienne Andrione – ma non si esclude possa avvenire in primavera, Marzi l’ha detto chiaramente, a seguito del bilancio consuntivo, un bel trucco. La sensazione è che non sappiano da che parte girarsi, non ci hanno fornito nemmeno una cifra che fosse una”.

All’attacco anche Nicoletta Spelgatti, capogruppo della Lega Nord: “Stanno tentando di posticipare il problema, ma sanno che non si può governare con una macchina amministrativa così pesante, ed infatti non stanno governando. Servirebbe una rivoluzione copernicana, a partire dal taglio agli emolumenti dei dirigenti, ma la casta non viene mai toccata. C’è stata una gestione scellerata, negli anni, senza pensare al futuro, con spese folli. Non so come ne usciremo, ma la responsabilità è anche dei valdostani perché votano sempre le stesse persone, responsabili di questo dramma”.

“Il MoVimento 5 Stelle – ha spiegato invece Luca Lotto – diceva già nel 2013 che la Valle era al confine di un cambio epocale e che si annunciava la fine di un sistema insostenibile. Oggi bisogna fare i conti col fatto che non ci sono più risorse. Il Sindaco non vuole dichiarare il dissesto, e si prende tempo aspettando di andare verso il ‘bilancio armonizzato’ che sarà fondamentale perché vi rientrano anche le partecipate”.

Per Carola Carpinello, l’Altra Valle d’Aosta, il problema è anche di condivisione: “Abbiamo chiesto e richiesto di vedere i numeri del bilancio – attacca la consigliera – e di essere consultati e coinvolti. La risposta è sempre ‘sì’, ma poi le cose vanno diversamente. Ci hanno convocati per dirci che faranno di tutto per scongiurare il pre-dissesto ma è chiaro che la maggioranza non ha più un’idea ed il pre-dissesto lo dichiareranno presto, ormai ci siamo vicini. Il ‘bilancio armonizzato’ poi non risolverà i problemi, e sono molto preoccupati anche da quello”.

Una speranza sarebbe potuta arrivare dai famosi 50 milioni che lo Stato rimborserà alla Regione per le accise perse, parte dei quali potrebbe anche dare un po’ di ossigeno al respiro (corto) delle casse comunali. Possibilità che Andrione esclude categoricamente: “L’ho chiesto, ma non si sa. Il Sindaco ha spiegato che forse qualcosa potrebbe essere trasferito, ma l’assessore Marzi ha detto chiaramente che non ci arriverà nulla”.
 

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