E’ tutta dedicata alla terra la mostra che si apre oggi, 18 marzo, fino al 31 agosto al Forte di Bard. Un’esposizione che propone una lettura della terra come elemento fisico attraverso diverse modalità espressive: l’arte, il video, la fotografia. E come al solito l’Associazione Forte di Bard propone ai visitatori, secondo un filo logico curato da Enrico Crispolti e Pierluigi Carofano, un percorso inedito, che coinvolge e accompagna nel profondo legame tra la terra e l’uomo.
“La mostra – ha sottolineato il presidente della Regione Luciano Caveri – è frutto di una attenta ricerca e della volontà di sfruttare anche il pensiero e le intelligenze locali”. E in effetti l’esposizione, curata da Enrico Crispolti e Pierluigi Carofano, contempla capolavori come “I quattro elementi” del fiammingo Louis Finson, la formella di Donatello “Creazione di Adamo ed Eva”, il modello in terracotta del “San Girolamo” di Gian Lorenzo Bernini e “Pace sulle ferite della Terra” di Renato Guttuso. Accanto a queste opere, il percorso fotografico è affidato a sei autori valdostani: Davide Camisasca, Diego Cesare, Francisco De Souza, Stefano Sarti, Marco Spataro e Stefano Torrione propongono, ognuno con la propria sensibilità, una serie di scatti capaci di trascendere dal contesto in cui sono stati realizzati, il territorio della Valle d’Aosta.
Quattro le sezioni in cui è articolata la mostra. La prima, “Terra. Materia e simbolo”, è collocata nelle sette sale delle Cannoniere. Si tratta di un percorso storico-artistico che presenta opere comprese in un arco cronologico che va dal Basso Medioevo sino all’età contemporanea e in un’area geografica che abbraccia l’Europa occidentale. Ogni sala contiene la messa in scena di una tematica correlata all’elemento terra.
La seconda, “Sguardi della terra contemporanea”, ospita il percorso fotografico con le immagini di sei fotografi valdostani. “Le parole della terra” è la terza sezione e propone un’installazione multimediale dedicata alla rappresentazione della terra nelle diverse tradizioni e culture popolari. Grazie alla semplice interazione con un monitor, il visitatore potrà scegliere l’area geografica da cui partire per approfondire l’origine e il significato di alcuni termini che ricorrono nelle altre sezioni della mostra.
L'ultima sezione vuole proporre una riflessione sul tema “La terra è nelle nostre mani”. Al visitatore viene offerta la possibilità di raccogliere un sacchetto di terra con alcuni semi e scegliere cosa farne: disperderla, portarla con sé e far crescere i semi, riaffidarla al Forte di Bard per dare vita ad un’aiuola. Un gesto semplice ma di alto valore simbolico, a significare che la terra è nostra e spetta a noi decidere cosa farne.
La mostra “Terra. Materia e simbolo. Arte, video e foto” è organizzata in occasione dell’Anno internazionale della Terra indetto dall’Unesco, dall’Associazione Forte di Bard, con il sostegno della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’Unesco.