Nuova cura dimagrante per la Casa da gioco di Saint-Vincent. Dopo l’accordo dell’ottobre scorso sui tagli al costo del lavoro nel periodo 2015/2017 l’azienda ha messo di fronte ai sindacati la necessità di ridurre l’organico, che conta ora 561 dipendenti, di almeno 120 unità. Il piano di esuberi è stato presentato lunedì mattina ai sindacati.
Secondo il disegno dell’azienda nei prossimi tre anni usciranno dalla Casa da gioco i lavoratori di quelle aree che presentano esuberi strutturali e che comunque non dovranno essere sostituiti mediante assunzioni esterne. Si tratta di 65 lavoratori della direzione produzione, 38 dei tavoli da gioco, 35 dei servizi generali, 10 dello staff di direzione, 5 della Direzione Marketing e clienti. Oltre alla Legge Fornero e ai prepensionamenti, l’azienda ha ipotizzato come strumento di fuoriuscita l’esodo incentivato e la nuova indennità di disoccupazione (Naspi).
“Le riduzione dei costi del lavoro dell’ottobre scorso – ricorda Claudio Albertinelli del Savt – sono temporanee, l’azienda deve invece darsi una riorganizzazione definitiva per potersi salvare”.
I sindacati, che sono in attesa di avere dall’azienda i dati sui risultati conseguiti a gennaio, andranno nei prossimi giorni a confrontarsi sui documenti sottoposti loro con i lavoratori. “Vogliamo avere una previsione non solo sui tagli ai costi del lavoro ma anche sulle previsioni di introito" sottolinea Vilma Gaillard della Cgil.
Oltre al piano di esuberi ai sindacati lunedì scorso è stata presentata anche una proposta per un nuovo contratto di lavoro. “Ci hanno manifestato l’esigenza di assumere a tempo determinato in corrispondenza di particolari picchi di lavoro con costi più contenuti” spiega ancora Gaillard. “Su questo discorso siamo molto cauti perché a nostro giudizio non si possono creare due corsie differenziate”.