Il procuratore capo di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo deve lasciare il suo posto, e un primo passo verso un nuovo magistrato è stato fatto. La commissione del Consiglio superiore della magistratura ha indicato l'attuale sostituto procuratore generale di Torino Marilinda Mineccia come sostituto di Maria Del Savio Bonaudo, che dovrà lasciare l'incarico in base alla riforma Mastella. Ora il magistrato torinese (che ha già lavorato ad Aosta come procuratore dell'ex pretura dal 1994 al 1998 e che attualmente presiede la commissione tributaria provinciale di Aosta) dovrà decidere se accettare o meno la proposta, dopo di ché l'ultima parola spetterà al del Csm.
A gennaio, il tribunale amministrativo valdostano aveva dichiarato inammissibile l’istanza cautelare presentata dal procuratore capo di Aosta,. Infatti, il magistrato aveva impugnato la delibera del 4 ottobre del 2007 del consiglio superiore della magistratura, con la quale era stata disposta la pubblicazione di uffici direttivi, ai sensi della legge del 30 luglio del 2007, che aveva stabilito che le disposizioni in materia di temporaneità degli incarichi direttivi e semidirettivi si applicano a decorrere dal centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge, ovvero il 27 gennaio di quest’anno, e dispone che decorso tale periodo, coloro he hanno superato il termine massimo per il conferimento delle funzioni senza che abbiano ottenuto l’assegnazione ad altro incarico o altre funzioni, decadono.
Stando alla legge, i magistrati con funzioni direttive, dopo otto anni decadono. Quindi, secondo la legge, il procuratore Bonaduo deve lasciare il suo posto. I giudici del Tar sostengono che l’effetto lesivo di tale provvediemnto non deriva dall’adozione della deliberazione impugnato. Infatti, il danno porspettato è mitigato dal generale principio della funzione di fatto, in base alla quale la ricorrente, magistrato più anziano dell’ufficio, continuerà a esercitare la funzione di procuratore della repubblica.
Ora, il procuratore capo di Aosta potrebbe essere trasferita nelle sedi per cui aveva fatto domanda: Catanzaro, Trieste oppure Savona. Oppure, se non dovesse essere trasferita dove aveva chiesto, Maria Del Savio Bonaduo aveva fatto sapere che, dopo 34 anni, sarebbe andata in pensione per fare l’avvocato.