Invasioni “social” al castello Sarriod de La Tour per scoprire i suoi tesori

Sabato 30 aprile Il pubblico è invitato a scoprire, fotografare condividere il castello Sarriod de La Tour di Saint-Pierre. Foto, video, blog: tutto verrà postato sui canali social più utilizzati come Facebook, Twitter, Instagram o Pinterest.
castello sarriod de la tour
Cultura

Il castello Sarriod de La Tour di Saint-Pierre sarà sotto attacco, sabato 30 aprile prossimo a partire dalle 14,00. Non con un classico assedio medievale, ma con un’invasione in stile high tech. Il maniero, infatti, ospiterà le “Invasioni digitali, l’evento nazionale che si propone di diffondere il patrimonio culturale attraverso internet e i social network, organizzando visite a monumenti, musei, città e qualunque altro sito possa essere considerato di valore culturale. Quest’anno saranno ben 1200 le iniziative organizzate in tutta Italia e all’estero che andranno a coinvolgere oltre 50 mila persone.

Il pubblico è quindi invitato a scoprire, fotografare condividere il castello Sarriod de La Tour di Saint-Pierre. Foto, video, blog: tutto verrà postato sui canali social più utilizzati come Facebook, Twitter, Instagram o Pinterest, solo per citarne alcuni, avvalendosi così della forza delle immagini e della pervasività dei network.

Le Invasioni sono aperte a tutti: è sufficiente andare sul sito www.invasionidigitali.it per raccogliere tutte le informazioni e scaricare il “kit dell’invasore” oppure presentarsi al castello dalle ore 14 alle ore 19 per visitare liberamente e gratuitamente il maniero.

La Valle d’Aosta ha già ospitato questo evento nel 2013 al Castel Savoia, per la scoperta dell’Ecomuseo Walser e dell’Alpenfaunamuseum, nel 2014 con il Forte di Bard, il Museo delle Guide di Cervinia e la Chiesa di Gressoney-Saint-Jean e, ancora, lo scorso anno con l’invasione di Aosta romana, avvalendosi del supporto e del fresco entusiasmo degli studenti di alcune scuole secondarie di I e II grado. Giornate che hanno riscosso un grande successo e che hanno permesso di veicolare la regione dal punto di vista turistico attraverso i suoi beni culturali. Un modo per conoscere più in profondità la Valle d’Aosta e sfruttare le sue molteplici offerte nelle varie stagioni.
 

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