“Per le riforme serve l’Uvp? Bene, assicuriamoci il loro appoggio esterno”

La sezione UV di Jovençan risponde alla lettera inviata dal Presidente Uv, Ennio Pastoret ribadendo il dialogo è importante, certo, ma senza modificare l'organigramma regionale esistente. E il Presidente di Jovençan dice: "Anche altri la pensano come noi
Il Conseil Fédéral riunito a Quart
Politica

Se ad un lato si dialoga, dall’altro i rapporti interni all’Union Valdôtaine si fanno sempre più tesi. Mentre infatti i colloqui con l’UVP, la ‘costola’ del Mouvement staccatisi tra le accuse e le polemiche a fine 2012, si fanno sempre più fitti, sembra venire meno proprio il dialogo interno all’Union. Simbolo del malessere tutto unionista è diventata la sezione di Jovençan – e l’appartenenza al Comune dei Viérin progressisti pare quasi profetica – e si concretizza di nuovo attraverso duri scambi epistolari. All’origine una lettera ai presidenti di sezione UV firmata da Ennio Pastoret che tocca diversi punti, dalla Riforma costituzionale agli equilibri in Consiglio Valle. “Oggi – si legge nella lettera del Presidente Pastoret – UVP è disponibile a trovare delle forme di collaborazione e di intenti. Sono coscienti, come noi, che il blocco attuale non permette e non permetterà di mettere in moto un percorso di riforme. Quindi la domanda è: le vogliamo fare o no queste riforme?”. Ma non solo: “Certo – prosegue Pastoret – c’è chi afferma che queste intenzioni contrastano con i risultati elettorali del 2013. Ma quegli stessi risultati ci hanno consegnato un’assemblea regionale bloccata, con numeri insufficienti per governare convenientemente e ci hanno obbligati all’allargamento a 21”.

La sezione UV di Jovençan invece ribadisce, sempre via lettera, che la necessità di dialogo è importante, certo, ma senza modificare l’organigramma regionale esistente. Senza allargamenti di maggioranza ai Progressistes, insomma, dal momento che non c’è alcuna vera urgenza che la giustifichi, e perché violerebbe la volontà degli elettori valdostani. Davide Ferré, Presidente della sezione dell’Union di Jovençan, mette qualche ‘puntino sulle i’: “La maggioranza c’è – spiega – non c’è più uno stallo in Regione. Per modificare la legge elettorale basta la maggioranza assoluta, non servono i 2/3, manca un disegno complessivo. Ovviamente un progetto elettorale può essere modificato, ma si può cambiare anche senza l’Uvp. Quali riforme hanno necessità che UVP sia in maggioranza? È il Consiglio Valle che delibera, non la Giunta, quindi perché non puntare ad un loro appoggio esterno?”.

Discorso che si allarga però, oltre i confini di Jovençan: “Mi chiedo quale sia la fretta di parlare della Riforma costituzionale con loro – prosegue Ferré –, c’è tutto il tempo, non capisco perché mettere fretta su questo punto. Ci sono altre sezioni che la pensano come noi, e spero che parlino il 26 maggio, alla conferenza dei Presidenti di sezione, perché c’è parecchio malcontento. Ad ogni Congresso UV si parla di rinforzare le sezioni e di ‘dialogo con le altre forze’ ma qua si è oltre. Inutile dialogare con gli altri se poi non si parla alle proprie sezioni”.

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