Carriera e vita di Enrico Baj: se ne parla a Milano

Enrico Baj, artista e intellettuale milanese scomparso nel 2003, è il protagonista della mostra al Museo Archeologico Regionale di Aosta.
Cultura

La carriera artistica e la vita di Enrico Baj saranno al centro di un convegno mercoledì 14 settembre 2016, alle ore 17, presso la Fondazione Marconi di Milano.

Enrico Baj, artista e intellettuale milanese scomparso nel 2003, è il protagonista della mostra al Museo Archeologico Regionale di Aosta. Partendo dalla rassegna aostana e dopo più di 4 anni dall’esposizione dell’opera I funerali dell’anarchico Pinelli (1972) presso la Sala delle Cariatidi di Milano, l’incontro alla Fondazione Marconi ha lo scopo di raccontare il percorso espositivo e di ricordare la figura poliedrica e controversa di Baj, sottolineando il suo legame con Milano. Partecipano Giorgio Marconi, gallerista di Baj dal 1960 e amico dell’artista, e la vedova Roberta Cerini Baj, che ne ricorderanno alcuni episodi della carriera artistica, dagli esordi a Milano ai contatti con figure di spicco della cultura e dell’arte internazionale, come Raymond Queneau, André Breton, Marcel Duchamp, Asger Jorn, Corneille, ma anche di scrittori e pittori italiani come Italo Calvino, Dino Buzzati, Piero Manzoni, Tullio d’Albissola, Roberto Crippa, Alik Cavaliere. Chiara Gatti parlerà del tema dell’ultracorpo, dando una lettura di tipo antropologico; Luca Bochicchio, approfondirà il tema delle “modificazioni” in Baj e Jorn; Angela Sanna ricorderà il ruolo fondante di Baj nella patafisica; Maria Fratelli, responsabile della casa Museo Boschi Di Stefano, dove sono conservate ed esposte alcune opere nucleari, darà testimonianza della presenza del maestro nelle collezioni civiche milanesi.

All’incontro, moderato da Daria Jorioz, dirigente della Struttura Attività espositive della Regione Autonoma della Valle D’Aosta, interverranno Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj – curatrici della mostra di Aosta – Luca Bochicchio e Angela Sanna – autori dei testi del catalogo – Maria Fratelli – responsabile della casa Museo Boschi Di Stefano – e Giorgio Marconi, presidente Fondazione Marconi.

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