Statale 27 Etroubles, anche i sindacati chiedono di trovare una soluzione per la ripresa dei lavori

Venerdì scorso durante la tradizionale conferenza stampa di Giunta il Presidente della Regione Rollandin ha spiegato di aver sollecitato a Roma, durante un incontro con i vertici Anas, "un'attenzione specifica affinché riprendano i lavori del tunnel di Etroubles"
Economia

"È urgente trovare una rapida soluzione per concludere i lavori, per non sprecare le risorse pubbliche investite nell'opera e per portare a termine I'ammodermamento della S.S. 27 che è percorsa ogni giorno da centinaia di utenti". A dirlo sono in una nota congiunta i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl, Savt Costruzioni e Fillea Cgil. Venerdì scorso durante la tradizionale conferenza stampa di Giunta il Presidente della Regione Rollandin ha spiegato di aver sollecitato a Roma, durante un incontro con i vertici Anas, "un'attenzione specifica affinché riprendano i lavori del tunnel di Etroubles" che consentirebbero il completamento della variante della strada statale 27.  Dopo alcuni smottamenti che nel 2013 portarono allo sgombero di alcune famiglie di una frazione del comune del Gran San Bernardo, l'Anas ha utilizzato dei nuovi metodi di sondaggio del terreno per poter riprogrammare i lavori. "Adesso che hanno fatto le verifiche tecniche sia da una parte che dall'altra del foro per verificare la progettazione nuova – ha spiegato Rollandin – tenendo conto delle difficoltà della società appaltatrice Lauro, si spera di poter ottenere in tempi brevi una soluzione". 

I sindacati ricordano oggi di aver da sempre seguito con attenzione le fasi della crisi che ha coinvolto l'impresa Lauro Spa e che è ora in attesa della sentenza del Tribunale per il riconoscimento del Concordato preventivo e, che, comunque ha causato il licenziamento di tutte le maestranze presenti nel cantiere. "È necessario ed urgente – sottolineano i sindacati –  che le parti interessate e le Istituzioni locali si siedano ad un tavolo per cercare insieme una soluzione quanto mai rapida alla questione, perché non si può lasciare ferma per anni una opera pubblica necessaria per la sicurezza degli utenti della S.S. 27. Lasciare fermo il cantiere per troppo tempo significa portare a deterioramento le infrastrutture già ultimate; ritardare la ripresa dei lavori significa lasciare ancora a casa le decine di operai, impiegati e tecnici, i quali devono ancora percepire una parte di salario, impegnati nella costruzione di un'opera che è stata definita urgente ed indifferibile dalle amministrazioni locali per la sicurezza dei loro concittadini e di coloro che usufruiscono dell'importante arteria stradale".

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