"Diciamo che la prima parte di denaro è stata stanziata dal Governo, entro fine anno arriveranno perciò circa 710 mila euro". Il sindaco di Pontboset Paolo Chanoux conferma che il suo Comune potrà attingere dal "Fondo per contenziosi connessi a sentenze esecutive, relative a calamità o cedimenti”, attivato dallo scorso 25 giugno dal decreto legge "Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio".
Sommando l'anticipo di 320 mila euro donato dalla Regione, il paese riuscirà a coprire entro la fine del 2016 una buona parte dell'enorme debito contratto con la famiglia del torinese Ilario Favretto, che durante l'alluvione del novembre del 2000 fu travolto in auto da una frana sulla strada tra le località Biel e Courtil, morendo sul colpo.
Il Comune deve risarcire una somma di un milione e 844 mila euro, su richiesta di una sentenza emessa lo scorso 17 giugno del tribunale amministrativo del Piemonte. In ogni caso il contributo del Governo non basterà a coprire tutto il dovuto: "Il tetto massimo dell'aiuto di Stato – spiega Chanoux – arriva fino all'80 per cento dell'importo", che però potrebbe essere saldato nella sua interezza grazie all'aiuto regionale.
Sui fondi statali restano altri elementi di incertezza: "Questa prima tranche è il massimo che si può concedere annualmente – spiega il sindaco – sul resto non possiamo ancora sapere, perché ogni anno il contributo potrebbe essere rimodulato in base alle necessità". Il Governo Renzi ha stanziato 20 milioni per tre anni, dal 2016 al 2019, che vengono distribuiti tra i Comuni d'Italia che hanno subito vicende simili a Pontboset.
Anche l'amministrazione comunale deve fare la sua parte e per questo motivo ha disposto il prepensionamento di un dipendente con funzioni di vigile urbano: "Questo per noi, visto lo scarso numero del nostro organico, è già un grande sacrificio – spiega Chanoux – inoltre tra una settimana avremo i risultati dell'avviso di vendita".
Il Comune ha messo all'asta l'ex scuola elementare e materna di località Pont Bosez, al valore di 137 mila euro e un altro ex edificio scolastico in frazione Savin, con base di 33 mila euro. Cento mila euro sono stati accantonati facendo economie sulle spese, mentre altri 50-100 mila sono arrivati dalla verifica dei residui.