Nessuna volontà di scavalcare i sindacati o di andare dritti verso una lunga battaglia legale. I 177 dipendenti dell’Amministrazione regionale assunti a tempo indeterminato con contratti di tipo privatistico, diventati loro malgrado fra i protagonisti del Defr, il documento di preparazione alla legge finanziaria regionale, hanno iniziato nei giorni scorsi ad incontrarsi e organizzarsi.
Gli indirizzi varati dalla Giunta regionale hanno creato il panico. A preoccupare è la soluzione prospettata, il passaggio alla Società dei servizi. La Spa meglio conosciuta come SalvaPrecari per ora è stata chiamata, infatti, a risolvere le controversie legate ai reiterati contratti a termine non certo a farsi carico di lavoratori assunti a tempo indeterminato. Come questo passaggio potrà avvenire è una delle questioni che sta togliendo ore di sonno ai 177 dipendenti. Sarà una esternalizzazione con conseguente licenziamento e riassunzione o il trasferimento di un ramo di azienda? A spaventare è anche la tempistica delineata nel Defr: il 2017.
Una questione che i lavoratori, tutti con alle spalle 20/30 anni in Amministrazione regionale, hanno voluto approfondire, prima di essere convocati in assemblea dai sindacati, raccogliendo informazioni.
Per i 15 dipendenti dell’ex Agenzia del Lavoro ora Dipartimento delle Politiche del lavoro una soluzione sembra già essere in campo. Assunti nel 1987, dopo aver superato una selezione e frequentato un corso di formazione, di questi lavoratori si parla più volte in leggi e delibere regionali. “Per questi lavoratori si potrebbe prospettare una soluzione specifica” conferma l’Assessore regionale alle Attività produttive, Raimondo Donzel che nei giorni scorsi ha incontrato i 15 dipendenti. “Per ora si tratta comunque di incontri di approfondimento tecnico”.
A essere più complessa è la situazione dei 150 operai e impiegati forestali che lunedì scorso si sono incontrati per organizzarsi e confrontarsi su un primo parere informale ricevuto da un esperto di diritto del lavoro. Assunti, inizialmente a tempo determinato, per i campi sperimentali dell’Assessorato all’Agricoltura, senza selezione ma sulla base del curriculum, si sono visti trasformare il contratto alla fine degli anni Novanta. A differenza, inoltre, dei dipendenti dell’ex Agenzia del lavoro la loro situazione non sembra essere stata oggetto negli anni di atti politici. Da qui la necessità di avere informazioni chiare sulla propria condizione per poter poi andare con i sindacati a individuare una soluzione indolore per l’Amministrazione regionale e per i lavoratori stessi.