"Adeguate soluzioni per la stabilizzazione dei precari abilitati, cercando di contemperare le legittime istanze dei laureati in scienze della formazione primaria e degli abilitati mediante diploma magistrale". A chiederlo nuovamente sono le organizzazioni sindacali scolastiche regionali Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt Ecole e Snals. Nelle scorse settimane i sindacati hanno incontrato gli insegnanti in assemblea. Al centro degli incontri la riforma della scuola con la sperimentazione dei nuovi adattamenti.
"Gli insegnanti presenti alle assemblee hanno lamentato una mancanza di chiarezza e una considerevole difficoltà nel recepire le richieste provenienti dall'amministrazione scolastica a causa di indicazioni non uniformi da parte dei dirigenti scolastici e della mancanza di tempo di lavoro da dedicare all'elaborazione dei nuovi programmi e alla loro sperimentazione" spiega una nota unitaria.
"Lo stato di disagio e di confusione degli insegnanti è ulteriormente aggravato dall'incertezza normativa a livello ministeriale, incertezza che inevitabilmente si riverbera a livello locale – prosegue la nota – . La legge di riforma scolastica ha introdotto la formazione obbligatoria per gli insegnanti, ma alla data odierna essa è regolata dal contratto di lavoro vigente, che risale al 2006, il quale non prevede obblighi per il suo svolgimento".
I sindacati ribadiscono, quindi, come "prima di parlare di nuovi obblighi lavorativi, è necessario riaprire il tavolo negoziale per il rinnovo del contratto".