Sarà disponibile da domani – in libreria e online – "Ti racconto il Natale", (cartonato; 48 pagine; prezzo 12,50 euro), una raccolta di dieci brevi storie che tratteggiano l’attesa, la speranza e la gioia per il periodo più magico dell’anno. Il libro è indirizzato in particolar modo ai bambini dai sei ai nove anni e raccoglie le fatiche di sette autori che hanno collaborato con altrettanti illustratori. Sebbene tutti i testi siano scritti in italiano, alcuni degli autori risiedono all’estero, tra Inghilterra, Danimarca e Taiwan.
Il volumetto è edito da “Babele Editore”, un’azienda valdostana che si dedica prevalentemente alla pubblicazione di libri illustrati e alla narrativa per l’infanzia. Con l’eccezione dell’autore Misha Cappellari e dell’illustratore Francesco Acquaviva, la pubblicazione è interamente declinata al femminile. Le autrici sono Angela Cavedon, Carlotta De Melas, Emma Fenu, Rossella Scalise, Annarita Tranfici e Valeria Villan; oltre alla colorista Valentina Fabbri, ricordiamo le illustratrici Weiyi Yeh, Cecilia Flumian, Serena Mandrici, Annie Caroline Roveyaz, Laura Sighinolfi e Giorgia Vallicelli.
Valentina Fabbri è la colorista e Francesco Acquaviva a sua volta è l’illustratore del disegno che si è aggiudicato il premio di 300 euro per la prima edizione del concorso nazionale per illustratori “I racconti di Natale”, abbinato alla pubblicazione natalizia che sarà realizzata di anno in anno. Uscendo dai consueti schemi, l’editore ha voluto prevedere un riconoscimento per i grafici e non per gli scrittori.
Abbiamo intervistato Annie Caroline Roveyaz, che ha illustrato i racconti “Un regalo per Sofia” di Rossella Scalise e “Una scatola per Luna” di Valeria Villan.
Annie, questa non è la tua prima incursione nel mondo del fantastico, anzi, già nel 2015 avevi illustrato “La principessa Scarlatta e il regno di Biancolatte”, scritto dall’amica Rossella Scalise ed edito da Babele Editore. La tua attività lavorativa, naturalmente improntata alla creatività, non può prescindere dalla sensibilità artistica che motiva e indirizza le scelte professionali. Perché hai scelto le favole?
Disegnare è il mio modo di parlare. Per quanto possa avere una dialettica scorrevole, è con le illustrazioni che esprimo al meglio il mio pensiero…non ho dovuto scegliere che mestiere fare, è stato lui a scegliere me. Attingo alla bambina che c’è in me per trarre ispirazione: ai bambini si possono raccontare anche storie assurde… la loro fantasia non ha limiti! Ed ecco perché amo il mondo delle favole: lì, tutto può accadere! Traggo da qui l’idea che nulla mi è impossibile… proprio come diceva l’Alice di Lewis Carroll.
Scorrendo le pagine del tuo curriculum, ho notato che hai disegnato illustrazioni per le edizioni "LeChâteau" e "San Paolo", La Maison des Anciens Remèdes di Jovençan, sussidi catechistici e pubblicazioni istituzionali.Ma vi è un settore della tua attività che mi ha particolarmente incuriosito: “Lapinou”. Un nome che evoca una miriade di personaggi: Bugs Bunny, il Bianconiglio, i mitici Harvey e Roger Rabbit; non mi soffermerei sui graziosi conigli rosa di Dylan Dog e le simpatiche bestiole di "La notte della lunga paura"…Vuoi illustrare (mi sembra il termine corretto) ai lettori di Aostasera questo tuo progetto?
Amo i conigli e “Lapinou” è il vezzeggiativo francese per “coniglietto”: da qui il nome che ho voluto dare alla mia linea di tutine e magliette per bambini (dai 0 ai 3 anni). Si tratta di prodotti unici e personalizzati che realizzo, uno ad uno, a mano su supporti di cotone, con colori per tessuti e su capi di qualità garantita! Per chi fosse curioso il mio sito è www.arobaz.net.
Un’ultima domanda, hai in cantiere nuove iniziative?
Mi troverete senz’altro alla Fiera di Sant’Orso, poi vedremo…noi artisti siamo un po’ “matti” e io non sto mai ferma, quindi, aspettatevi sicuramente nuovi libri illustrati e nuovi progetti!