"È questo il momento di scegliere da che parte stare: basta con lo spreco di denaro pubblico, basta chiedere sacrifici ai valdostani". A dirlo sono i gruppi consiliari Alpe e Gruppo Misto sul progetto di legge che prevede un finanziamento di 43 milioni di euro alla Casa da gioco. Il provvedimento è stato depositato questa mattina ma non votato, dopo la richiesta di Uvp, Pd e Stella Alpina di avere più tempo per analizzarlo.
"È preoccupante l'arroganza con la quale il Presidente della Regione voleva imporre alla Giunta, come se nulla fosse, il disegno di legge sui 43 milioni di euro da versare nelle casse della Casa da gioco. È la stessa arroganza con la quale sono state gestite tutte le scelte imprenditoriali, manageriali, dirigenziali, occupazionali della Casa da gioco, aggirando le regole alla base della gestione delle risorse pubbliche, chiamando ristoro prima e restituzione poi il ripianamento di perdite d'esercizio" scrivono in una nota il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, e il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin.
"È poi alquanto preoccupante che il documento finale della seconda Commissione consiliare sulla situazione di crisi del Casinò di Saint-Vincent sia stato approvato da tutte le forze politiche salvo che dall'Union Valdôtaine", aggiungono Chatrian e Gerandin. "Forse l'UV si sente troppo coinvolta su scelte irresponsabili legate a investimenti e manager poco attendibili? O forse ha semplicemente timore che si faccia chiarezza sui metodi di aggiudicazione dei lavori e delle forniture o sulle imposte anticipate iscritte a bilancio per mascherare le effettive perdite d'esercizio? Oppure c'è tanta preoccupazione per la ricapitalizzazione da 60 milioni del 2014 sulla base di un piano aziendale di due paginette che si è dimostrato del tutto inattendibile in questi anni?". I due capigruppo ricordano, quindi, come il "Casinò è un problema ma non è l'unico in Valle".
A criticare il Dl è anche dalle pagine di Facebook il consigliere del M5S, Roberto Cognetta. "Rollandin ha dimenticato che la mozione approvata, nel dicembre scorso, all'unanimità dal consiglio regionale prevedeva, entro fine gennaio, la presentazione, da parte della giunta, in II commissione, di un piano credibile e serio con le azioni, i tempi e i finanziamenti necessari per risolvere il problema definitivamente" scrive il consigliere grillino. "Il consiglio ha una sua dignità e va rispettato più della giunta perché la giunta è espressione di una parte mentre il consiglio rappresenta tutti i Valdostani e i soldi che vuole spendere sono di tutti i valdostani".