Premetto che sono un ingenuo e faccio fatica a capire i bilanci economici. Tuttavia, come “cittadino” valdostano, aspettavo con ansia di sapere quanto sarebbe costata alla comunità quella brillante operazione di regime chiamata 4k, imposta da un capriccio dei soliti noti a spese di (quasi) tutti.
A una prima lettura del bilancio, a sorpresa, vedo che il 4k chiude addirittura in attivo. Cioè si viene indotti a pensare che con un 4k ogni tanto, si potrebbe guadagnare qualcosa, magari per aiutare il Casinò.
Poi però, siccome sono di natura un rompiballe, vado a leggermi le varie voci. Scopro, quindi, che nell’attivo ci sono i 300.000 euro sborsati dalla Regione. Ma come? Quello che è un costo per la comunità diventa un attivo, cioè un guadagno? A quel punto, se la Regione avesse sborsato 1.000.000 di euro, il 4k sarebbe risultato in attivo di 700.000 euro?
Evviva! Accornero & C. hanno scoperto la pietra filosofale!
Altra rapida ricerca. Vedo sul sito del Forte di Bard (informazioni/info/bandi e gare/archivio bandi e gare) che sono stati spesi altri 120.000 euro per “Aggiudicazione di servizi informatici volti ad individuare una soluzione tecnologica finalizzata alla sicurezza, il live tracking e cronometraggio degli atleti-4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta”.
Non vedo questa spesa nel bilancio. Una piccola dimenticanza? Come le spese per gli elicotteri per piazzare le strutture in quota (imprestate dal Mezzalama) e per rimuoverle in fretta per non farle utilizzare dal TOR? O per l’esercito di regionali (forestale, USL, Soccorso Alpino, Protezione civile, ecc. ecc.) regolarmente in servizio per assistere ed applaudire gli “eroi del 4k” (e poi negati al TOR)?
E quali altre spese sono state dimenticate o occultate? Mi sento proprio preso in giro e non è solo una sensazione di oggi.
Chiederei quindi, cortesemente, ai mezzi di informazione e a Voi in primis, di fare uno sforzo per informare i cittadini valdostani su quanto è realmente costato loro questo capriccio, magari distinguendo se hanno pagato attraverso Regione, Forte di Bard, Mezzalama o che altro.
So che non è facile ma informare compiutamente è un servizio pubblico che, in questo caso, potrebbe consentire alla comunità di svegliarsi dal torpore per vedere e giudicare come vengono gestite quelle poche risorse, umane e materiali, che rimangono alla Valle d’Aosta.
Possibilmente prima che lo faccia la Corte dei Conti o la Direzione Antimafia…