Bimbo morto sugli sci a La Thuile, confermata in appello la condanna per la maestra di sci

La IV sezione penale della Corte di Appello di Torino ha assolto, nel processo con rito abbreviato, i maestri di sci Pieryck Boche e Fabrizio Grange e ha condannato a 12 mesi di reclusione, pena sospesa, la collega Chantal Ferraris di 26 anni.
La scuola di sci a La Thuile
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Sulla morte del piccolo Lorenzo Bacci arriva la conferma della sentenza di primo grado. La quarta sezione penale della Corte di Appello di Torino ha assolto, nel processo con rito abbreviato tenutosi oggi, i maestri di sci Pieryck Boche e Fabrizio Grange e ha condannato a 12 mesi di reclusione, pena sospesa, la collega Chantal Ferraris di 26 anni.  La procura generale aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione per ciascuno dei tre.

Il 28 marzo 2015, a La Thuile, era in programma una gara di sci. Ferraris era stata assegnata all'arrivo della competizione, con il compito di accogliere i piccoli atleti che arrivavano e vigilare su di loro. Poco lontano da lì (400 metri) si trova il dirupo in cui il bimbo milanese di 7 anni, dopo essersi allontanato dalla zona assieme a due amichetti, scivolò, restando impigliato in un paravalanghe dove morì soffocato. L'indagine si concentrò da subito sui tre maestri in servizio quel giorno per la competizione, ma i due che erano alla partenza sono stati assolti dal gup Maurizio D'Abrusco nel gennaio 2016. 
La Corte d'Appello ha inoltre disposto una provvisionale complessiva di circa 805 mila euro: 193 mila ciascuno a favore dei due genitori del piccolo, 170 mila euro al fratello e 83 mila a ognuno dei tre nonni. 

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