Il tempo di sollevare un’eccezione preliminare sulla quale il giudice monocratico Marco Tornatore ha deciso dopo una breve camera di consiglio. Tanto è durata, stamane al Tribunale di Aosta, la prima udienza del processo per truffa e appropriazione indebita che vede, quale imputato principale, Valter Vigliecca, il broker 59enne di cui “non vi è più traccia” in Valle dal 2014. Con lui, per la Procura, hanno preso il volo anche i soldi affidatigli da una ventina di clienti, per un totale di circa 2,3 milioni di Euro.
L’avvocato difensore del professionista, Giovanni Borney, ha eccepito che l’atto giudiziario inviato a Capo Verde, dove Vigliecca parrebbe abitare, non è mai arrivato nelle mani dell’imputato. Il giudice Tornatore ha quindi stralciato la sua posizione, rinviando gli atti in Procura, per effettuare nuovi tentativi di reperire il 59enne. Per gli inquirenti si profila una corsa contro il tempo, giacché – considerati i periodi oggetto di contestazione e i ritmi del rito ordinario – il rischio prescrizione è plausibile per alcuni episodi contenuti nel capo d’imputazione.
Una nuova udienza è stata invece fissata, per il 20 giugno prossimo, per gli altri due imputati del procedimento, cioè Pierantonio Sabbadini, consulente 47enne che sarebbe implicato in alcuni dei casi alla base delle accuse, e Mihaela Sinescu, 41enne che era la compagna del broker all’epoca dei fatti. Dalle indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, era emerso che ai clienti del professionista (alcuni dei quali presenti in aula stamane) venivano prospettati significativi interessi, al fine di convincerli ad affidare il loro denaro. Tra le soluzioni prospettate, un impianto di desalinizzazione, proprio a Capo Verde, per un ammontare dell’investimento complessivo di circa 500mila euro.