"Abbiamo 30 giorni a disposizione, entro questo termine provvederemo ad adempiere alle disposizioni". La delibera, che deve accertare l'esistenza dei requisiti di onorabilità, correttezza e competenza professionale in capo all'Assessore regionale alle Finanze, Albert Chatrian, arriverà. A dirlo in aula è il Presidente della Regione, Pierluigi Marquis rispondendo all'interpellanza del gruppo Uv. Ad oggi però l'atto è stato portato già due volte in Giunta senza però essere ancora stato varato. "Non siamo qui per dare lezioni di etica o di moralità ma neanche per prenderne" aggiunge Marquis.
L’iniziativa della minoranza ricordava come in capo al neo assessore, condannato in secondo grado per finanziamento illecito ai partiti, c’è la gestione delle partecipate fra cui Finaosta che è sottoposta alle "Disposizioni di vigilanza per gli Intermediari Finanziari" e quindi alla circolare di Bankitalia che detta i famosi requisiti.
"Lei Chatrian è uno duro e puro e poi questa durezza e purezza vengono infrante perché c’è la voglia di una poltrona." attacca il consigliere Aurelio Marguerettaz. E poi rivolto a Marquis "Non prova imbarazzo a farsi chiamare presidente con 1400 voti? Nella storia della Valle d'Aosta è stato il presidente meno votato".
Attacchi a Chatrian sono arrivati dalla minoranza anche sulla gestione della casa da gioco. La prima iniziativa, presentata dal gruppo dell'Union Valdôtaine, riguardava l'esistenza di cause ostative alla nomina dell'Amministratore unico Giulio Di Matteo alla Casinò de la Vallée. Aurelio Marguerettaz ha richiamato una norma di legge e un'interpretazione che dispongono il divieto di designare un amministratore di società a totale o parziale capitale pubblico chi abbia registrato, per tre esercizi consecutivi negli ultimi cinque anni, un peggioramento dei conti.
"La questione è stata superata dal testo unico sulle società partecipate – legge Madia del 2016 – che non contempla un simile divieto: non vi è quindi nessuna clausola ostativa alla nomina di Di Matteo" ha replicato Albert Chatrian. L'Assessore ha poi precisato che Di Matteo, in qualità di Presidente del Consiglio di amministrazione del Casinò di Campione, ha approvato due esercizi, che hanno portato alle casse del Comune di Campione oltre 40 milioni di euro all'anno, con un margine operativo della società positivo.
Il gruppo Pd ha sollevato invece dubbi sulle modalità di individuazione dei consulenti dell'Amministratore unico che, in base alla legge regionale sulle partecipate, avrebbero dovuto essere scelti attraverso degli avvisi pubblici di selezione "che fino a l'altro ieri non erano presenti sul sito del Casinò" dice Guichardaz. "I profili pubblicati corrispondono in parte alle persone che hanno già accompagnato il nuovo Amministratore unico (Nda il commercialista Lorena Pellissier e il manager Paolo Giovannini) nelle riunioni con le forze sindacali; chissà, ha concluso, se a vincere il bando di gara saranno proprio loro".