Fabbricati rurali, in arrivo le lettere per regolarizzare 15mila immobili

In Valle d’Aosta non risultano ancora registrati al catasto urbano migliaia di edifici agricoli che abbracciano un ampio ventaglio di casi: si va dal capanno degli attrezzi all’alpeggio.
Da sinistra: Maria Letizia Schillaci Ventura e Giorgio Bongiorno
Economia

Avranno tempo fino al mese di ottobre prossimo i proprietari dei 15mila fabbricati rurali non ancora accatastati per sanare la propria situazione. L’Agenzia delle entrate, infatti, sta inviando in questi giorni le lettere che invitano a sanare le posizioni ancora irregolari di edifici agricoli che abbracciano un ampio ventaglio di casi: si va dal capanno degli attrezzi all’alpeggio.

“I titolari di diritti reali su fabbricati che hanno il requisito della ruralità – ha spiegato oggi il direttore dell’Agenzia delle Entrate della Valle d’Aosta, Maria Letizia Schillaci Ventura – avevano l’obbligo di dichiararli al catasto urbano entro il novembre 2012. Siccome ad oggi molte situazioni non sono state regolarizzate, l’Agenzia ha promosso questa sanatoria con una spesa minima per i proprietari”.

“A inizio anno – ha sottolineato Giorgio Bongiorno, responsabile delle banche dati dell’Agenzia del Territorio – le situazioni fuori norma erano oltre 25 mila. Dopo un’azione di controllo incrociato siamo riusciti a ridurre questi casi a 15mila”.

I proprietari che aderiranno all’avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate facendo l’aggiornamento catastale possono risparmiare notevolmente con un esborso minimo di 172,00 euro rispetto a una sanzione che andrebbe da 1.032,00 a 8.264,00 euro. Se non si presenterà la dichiarazione, partiranno le lettere di contestazione e le sanzioni a cui si dovranno aggiungere le spese di accertamento che le Agenzie del Territorio e delle Entrate dovranno fare al posto dei proprietari.

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