"Minoranza in stato confusionale", "maggioranza inesistente". Dopo il voto ieri in Consiglio regionale della risoluzione presentata dal M5S che chiedeva lo stop dell'iter di quotazione in borsa della Compagnia valdostana delle acque è botta e risposta fra maggioranza e opposizione.
I consiglieri Uv in una nota sottolineano come "il nuovo metodo si è visto" al momento del voto segreto dove i 18 voti della maggioranza si sono trasformati in 10 contrari e 8 astensioni. "Uno sfilacciamento che testimonia, una volta di più, che i progetti del Governo, per la giunta Marquis, non esistono. – si legge in una nota – Esisteva solamente un obiettivo: relegare l'Uv all'opposizione".
Per Uvp, Alpe, Stella Alpina, Pour Notre Vallée e gruppo misto invece la "votazione con cui si è conclusa la seduta del Consiglio regionale ha reso evidente una profonda contraddizione del gruppo dell'Union Valdotaine in merito alla quotazione in borsa della Compagnia Valdostana delle Acque".
"Se all'interno della maggioranza, che ha fatto registrare 8 astenuti e 10 contrari, vi sono perplessità, peraltro risapute, sul processo di quotazione, i cui termini vanno seriamente approfonditi e su cui la cittadinanza va opportunamente informata, sul lato unionista si chiede ora a sorpresa di sospendere l'iter di quotazione".
Infine sulla questione interviene anche Mouv che chiede "cautela e attenzione" spiegando di attendere "con impazienza il Decreto legislativo del Governo che ammetterà la partecipazione di soggetti pubblici in società che si occupino di produzione di energia da fonti rinnovabili. Appena il Dl. sarà approvato, in Consiglio vi saranno, nel caso, i voti necessari per la richiesta di moratoria sulla quotazione in Borsa di Cva".