E’ morto l’alpinista vercellese rimasto bloccato sul massiccio del Gran Paradiso

L'uomo era arrivato in ospedale poco dopo le 20,30. Le sue condizioni erano disperate, infatti, la sua temperatura corporea era scesa a 23 gradi. I medici hanno fatto di tutto per rianimarlo, ma nella notte il suo cuore ha smesso di battere.
Cronaca
Non ce l'ha fatta Valerio Bassanino, 52 anni di Cigliano, provincia di Vercelli. L'alpinista rimasto bloccato ieri, domenica 6 luglio, in una bufera sul massiccio del Gran Paradiso, è morto la notte scorsa all'ospedale regionale Umberto Parini. L'uomo era arrivato in ospedale poco dopo le 20,30. Le sue condizioni erano disperate, infatti, la sua temperatura corporea era scesa a 23 gradi. I medici hanno fatto di tutto per rianimarlo, ma nella notte il suo cuore ha smesso di battere.
L'alpinista, assieme ad un amico, aveva intrapreso la salita del Gran Paradiso. Arrivati a 4000 metri di quota, sono stati sorpresi da una fortissima bufera. Il compagno di cordata di Bassanino è riuscito a scendere a valle e a dare l'allarme, poco prima delle 18 di ieri. Ma a causa del mal tempo, l'elicottero del soccorso alpino valdostano non ha potuto alzarsi subito in volo. Due squadre di guide alpine, allora, sono partite a piedi per cercare di raggiungere l'alpinista già in stato di ipotermia. Verso le 20, grazie a una schiarita, l'elicottero ha potuto alzarsi in volo. Le guide, che intanto erano riuscite a raggiungere l'alpinista vercellese, lo hanno portato, in barella, fino a 3200 metri, sul ghiacciaio del Mont Corvé, lì c'era l'elicottero ad aspettarlo. Poi, la corsa in ospedale. Quando Valerio Bassanino è arrivato all'ospedale di viale Ginevra, le sue condizioni erano disperate, ed è morto poco dopo.

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