L’ondata di attentati in Francia, negli ultimi mesi, allontana i turisti stranieri e c’è chi, visto in pericolo un potenziale di 500mila visitatori all’anno, corre ai ripari, giocando d’anticipo e calando la carta della prevenzione. Così, la “Compagnie du Mont-Blanc", la società di impianti di risalita con sede a Chamonix che gestisce tra l’altro la teleferica dell’Aiguille du Midi, ha sottoscritto un accordo con la Gendarmerie, come raccontato negli ultimi giorni da alcuni media transalpini.
L’obiettivo dell'intesa, visto il perdurare del rischio di attacchi terroristici, è aumentare la sicurezza, introducendo anzitutto la possibilità di perquisizioni su turisti ed alpinisti che salgono in quota, soprattutto quelli intenzionati a raggiungere la teleferica che sale ai 3.842 metri, offrendo una visuale mozzafiato sul “tetto d’Europa”. Per lo stesso motivo, delle telecamere di videosorveglianza sono state installate nei pressi dell’impianto, per individuare all’istante comportamenti sospetti, o comunque tali da richiedere un intervento dei servizi di sicurezza.
Agli alpinisti perplessi di fronte alla prospettiva di svuotare uno zaino pieno di attrezzature, corde, moschettoni e piccozze preparato minuziosamente in vista dell’ascensione, risponde Mathieu Dechavanne, presidente e direttore generale della “Compagnie”. “Le perquisizioni – sottolinea – non saranno sistematiche, ma verranno effettuate secondo il giudizio del personale autorizzato a compierle”. Eccesso di zelo, o la vittoria definitiva dei terroristi, che ormai solo all’essere nominati modificano il vivere quotidiano? Il dibattito è aperto, visto che anche sul versante italiano esistono turisti ed una funivia che sale a 3.400 metri.
