Courmayeur, torna a segnare il tempo la meridiana del Capitano D’Albertis

E' stato preso a riferimento il progetto realizzato all'inizio del XX secolo.
Società

La storica meridiana di Casa Guedoz è tornata venerdì 21 luglio 2017 a segnare il tempo in Piazza Abbé Henry a Courmayeur, ricostruita così come l'aveva voluta, progettata e realizzata il Capitano D'Albertis nel 1920.

La meridiana fu oggetto di diverse vicissitudini in relazione ai mutamenti urbanistici della piazza e, quando gli interventi sul sagrato e il suo allargamento elevarono la sede stradale (presumibilmente nella seconda metà del secolo scorso), lo gnomone risultò essere posizionato praticamente ad altezza d'uomo e dunque pericoloso per i passanti. Lo stilo fu dunque rimosso e, persa la sua ragion d'essere funzionale, la meridiana fu in un primo tempo trascurata e quindi coperta con dell'intonaco. Fino al 1991 quando si procedette con un rifacimento che, però, fu basato su un disegno scarsamente attendibile e che dunque non rispondeva all’originale fino al punto di modificarne profondamente le misure, diversi elementi grafici nonché lo stemma; si trattò di una reinterpretazione, insomma, e non di un recupero.

In occasione dei lavori recentemente effettuati sullo stabile, tra le prescrizioni previste dall’autorizzazione fu indicato il ripristino dell'opera e, di concerto tra Amministrazione comunale, Uffici regionali competenti e proprietari dell'edificio ai quali spettava l'onere dell'intervento, fu deciso di cogliere l’occasione fornita da queste opere per recuperare la versione originale dell’orologio solare.

A seguito dell'interessamento del dott. Francesco Ristori dell'associazione “Conoscere Genova Onlus” è stato, quindi, possibile ricostruire la vera storia della meridiana, accedendo agli studi e ai progetti originari del 1920 del Capitano De Albertis (conservati presso il Museo delle Culture del Mondo di Castello D’Albertis a Genova), tra i quali anche lo spolvero originale del quadrante, nonché diverse foto dell’epoca.

La scelta di prendere a riferimento proprio il progetto realizzato all'inizio del XX secolo ha, però, richiesto l'attivazione di un iter un po' più complesso di quanto inizialmente immaginato, che ha portato ad un allungamento dei tempi, fino a questo luglio 2017.

E' stata la stessa associazione Conoscere Genova ad indicare nella società Solaria di Saluzzo, dell'arch. Fabio Garnero la persona più adeguata ad occuparsi del recupero, il quale ha avviato già due anni fa tutto lo studio preliminare necessario per poter arrivare all progetto finale.

Al di là degli elementi visivi coglibili anche dai normali passanti, infatti, dal momento che la parete attuale presenta una rotazione di circa 10° rispetto a quella originaria, è stato necessario procedere sia con il ricalcolo del corretto posizionamento dello gnomone che, conseguentemente, con la ritracciatura delle linee orarie, adattando la posizione della numerazione e della simbologia calendariale riportati dallo spolvero del D'albertis al nuovo andamento della struttura, arrivando comunque a poter realizzare un risultato altamente rispettoso dell'opera originale.

“Indubbiamente si è trattato di un percorso più complesso e meno rapido di quanto inizialmente auspicato – commenta il Sindaco Fabrizia Derriard – ma l’obiettivo finale perseguito dall'Amministrazione e condiviso da tutti gli attori interessati (dalla Sovrintendenza, alla società che ha effettuato gli interventi su Casa Guedoz, dall'Associazione che cura la memoria del Capitano d'Albertis, all'artigiano-artista che ha materialmente progettato ed eseguito il lavoro) era quello di restituire veramente al paese un pezzo della sua storia, con un intervento che fosse realmente e pienamente rispettoso della storia della piazza, dello stabile e di Courmayeur in generale”.

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